in effetti qualcuno me l'ha detto, qualcosa del tipo "hey, ti sei trovato la morosa fissa questa volta ? sei sparito dal web !" in effetti ... non è che nel web io sia così presente, però se persino i miei scarni post su facebook sono diminuiti allora un segnale c'è di sicuro.
Non mi sta succedendo niente di clamoroso; certo, sto lavorando abbastanza nelle ultime settimane, ma non è niente di insostenibile. Ho anche ripreso a uscire con una certa frequenza e quindi a far tardi e quindi a dormire di meno, ma nemmeno questo è un evento senza precedenti. Ho ripreso a giocare a tetris (dopo anni e anni), ho trovato finalmente un sito fatto bene per il tetris multiplayer :-) ma posso gestirlo senza problemi ... sono sopravvissuto a ogame, questa è una passeggiata al confronto :-)
Il fatto è che queste 3 cose mi sono capitate tutte assieme: lavoro + donne (ma si, diciamolo !)+ tetris . Troppo, decisamente troppo per la mia età.
Ho bisogno di ferie
buoan serata
Andrea
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mercoledì 8 febbraio 2012
venerdì 13 gennaio 2012
presidio
ok, niente di tragico. Sarà capitato a molti dover essere di 'presidio' durante il week-end, e a volte capita anche a me.
In effetti si tratta di presidio 'telefonico', quindi devo solo tenere un cellulare acceso in certe ore domani e domenica. Non mi lamento, c'è di peggio.
Però ... che cosa dovrei 'presidiare' ? tecnicamente, ci sono veramente poche cose da fare a meno di incendi, alluvioni, terremoti ... e in questi casi risolverei ben poco con il mio bel cellulare acceso.
Allora di cosa si tratta ? per cosa mi telefoneranno ? perchè la direzione è contenta che ci sia questo presidio ? La risposta non ha molto a che fare con l'informatica, ma più con la psicologia / psicanalisi / ecc ...
Ovviamente io non sono psicologo / psicanalista / psicoterapeuta / ecc , però ho lo stesso una risposta, e ovviamente ve la scrivo (tanto non frega niente a nessuno, che sia giusta o sbagliata)
Questo tipo di cose servono a tranquillizzare, a rassicurare, in sintesi sono una specie di alibi; non importa che i 'problemi' segnalati siano tutto fuorchè problemi informatici / blocchi di sistema / ecc ecc ... se mi chiameranno io ascolterò con pazienza tutti i dettagli della questione, farò un paio di domande rassicuranti e alla fine premerò quel semplice bottone che tutto risolve. Quel bottone in bella vista, che tutti conoscono, che tutti usano ogni giorno , che tutti sanno di dover usare ma che (talvolta) è troppo arduo da affrontare.
Dovevo fare il confessore. Lo aggiungerò sul CV alla voce 'aspirazioni'.
buon week-end
Andrea
In effetti si tratta di presidio 'telefonico', quindi devo solo tenere un cellulare acceso in certe ore domani e domenica. Non mi lamento, c'è di peggio.
Però ... che cosa dovrei 'presidiare' ? tecnicamente, ci sono veramente poche cose da fare a meno di incendi, alluvioni, terremoti ... e in questi casi risolverei ben poco con il mio bel cellulare acceso.
Allora di cosa si tratta ? per cosa mi telefoneranno ? perchè la direzione è contenta che ci sia questo presidio ? La risposta non ha molto a che fare con l'informatica, ma più con la psicologia / psicanalisi / ecc ...
Ovviamente io non sono psicologo / psicanalista / psicoterapeuta / ecc , però ho lo stesso una risposta, e ovviamente ve la scrivo (tanto non frega niente a nessuno, che sia giusta o sbagliata)
Questo tipo di cose servono a tranquillizzare, a rassicurare, in sintesi sono una specie di alibi; non importa che i 'problemi' segnalati siano tutto fuorchè problemi informatici / blocchi di sistema / ecc ecc ... se mi chiameranno io ascolterò con pazienza tutti i dettagli della questione, farò un paio di domande rassicuranti e alla fine premerò quel semplice bottone che tutto risolve. Quel bottone in bella vista, che tutti conoscono, che tutti usano ogni giorno , che tutti sanno di dover usare ma che (talvolta) è troppo arduo da affrontare.
Dovevo fare il confessore. Lo aggiungerò sul CV alla voce 'aspirazioni'.
buon week-end
Andrea
sabato 26 novembre 2011
e tu ce l'hai un piano B ?
leggevo un post sul newsgroup I.L.I. (roba vecchia, non importa se non la conoscete) dove si narrava delle difficoltà di un over-40 nel trovare lavoro. Niente di nuovo purtroppo, ma qualcosa di 'nuovo' è uscito fuori dalla discussione: a un certo punto uno ha scritto qualcosa del tipo 'deve sempre esserci un piano B'.
Inevitabilmente ho pensato 'hey, io non ho un piano B !'. E in effetti ... non riesco a immaginarmi in un lavoro non strettamente legato all'informatica: ma se dovesse succedere ? magari perdo il lavoro all'improvviso (ho 43 anni) e non mi vuole nessuno ... che faccio ? oppure (why not?) dopo tanti anni di SQL, TSQL, vmware, Stored-Procedure e job pianificati (che continuo a preferire ai maintenance plan, anche se dovrò soccombere prima o poi), ecc ecc mi stanco ?
Cioè ... la verità è che (sul lavoro) non mi piace niente altro, e un altra verità (corollario della precedente) è che non so fare niente altro. Hai voglia a pensare di aprire un bar, occuparmi di contabilità, andare a fare il commesso, imparare a fare il falegname, l'idraulico, negoziante, infermiere, ecc ecc
Riassumendo: in caso di catastrofe ... sono fottuto.
buon fine settimana
Andrea
venerdì 11 febbraio 2011
imparare a dire di no
ho scelto questo titolo, potevo anche scrivere 'riuscire a dire di no', oppure ' prendersi la responsabiltà di dire di no', ecc ecc ...
A cosa mi riferisco ? be, in particolare parlo del posto di lavoro.
Perchè nelle aziende ci sono così tante persone letteralmente incapaci a dire no ? certo, ci sono le situazioni legate
al precariato, la crisi degli ultimi anni ... ma non è solo questo. E' così difficile ammettere di non avere determinate conoscenze ?
specialmente quando si tratta di attività che non competono al proprio ufficio ? oppure in occasione di un nuovo progetto da farsi assegnare
salvo poi scoprire di non avere la benchè minima conoscenza in materi ?
Mi sembra che questo atteggiamento sia figlio delle pretese da 'tuttologo' che in molti ostentano (anche fuori dell'orario di lavoro, a dire il vero)
E qual è il problema ? il problema è che dopo poco, puntualmente, le lacune, la mancanza di esperienza, a volte la completa ignoranza nel settore, e tutte
le altre simpatiche manifestazioni causate da questo tipo di approccio; e quindi disservizi, malumori, lavori lasciati a metà (per tacere di quelli
nemmeno iniziati) si accumulano, ristagnano, sembrano addirittura dimenticati e caduti nell'oblio salvo poi riemergere e riesplodere
tutti insieme (a volte non troppo appassionatamente, a volte pure troppo !) con l'inevitabile conclusione fatta di litigate,
cazziatoni, e a volte lacrime e sangue.
Eppure sarebbe bastato un semplice 'no, non conosco l'argomento'.
buon week-end a tutti
Andrea
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lavoro
mercoledì 12 gennaio 2011
acquisti costosi
partiamo da una premessa: ciascuno spende i propri soldi come accidenti vuole, quindi questo non vuole essere un post 'favorevole' oppure 'contrario'. Vi parlerò di abbigliamento ma lo stesso discorso vale per le scarpe, per i cappelli, per le borse, ecc (comparto maschile nel mio caso, ma per le donne è uguale)
Perchè spendere 300 euro per un paio di scarpe o 150 per un maglione o 230 per un cappello da uomo ? perchè alcune cose costano 'molto di più' di altre all'apparenza uguali ? certo, la pubblicità costa, un bel negozio costa, tutto quello che ruota attorno a una 'griffe' contribuisce ad aumentare il prezzo finale di un prodotto. Att: non parlo solo di nomi famosi e/o blasonati, nel gruppo comprendo anche quei marchi sconosciuti al grande pubblico troppo piccoli per fare campagne pubblicitarie da milioni di euro.
Quindi i prodotti costosi sono tutta 'fuffa' ? parliamone. Dall'acquisto delle materie prime in poi, allo sviluppo del modello (specialmente per le scarpe!!!) i costi possono variare in modo impressionante e fino a questo punto NON ci sono ancora i costi della manodopera e della pubblicità ! E che può succedere a un prodotto come questo, costruito su queste basi ? è facile immaginare che il prodotto finale sarà sicuramente costoso, ma in media chi comprerà un prodotto così costoso NON griffato ? veramente pochi clienti. Ecco che solo i brand affermati producono con certe qualità e gli inevitabili costi che porteranno al prodotto finale 'costoso' per motivi legati anche alla pubblicità, al marchio, ma anche alla qualità dei materiali e della progettazione.
E adesso non massacratemi :-)
Andrea
PS: per la cronaca, ho comprato un borsalino classico proprio stasera (che naturalmente non è mai in saldo hahaha)
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venerdì 7 gennaio 2011
qualcosa di interessante
"uno scrittore pensa prima al titolo del libro, e poi lo scrive" credo di aver letto questa cosa su un articolo di giornale parecchio tempo fa; naturalmente ho tentato di fare lo stesso con il mio blog, e naturalmente non ci riesco quasi mai .
Il primo anno nella nuova azienda è passato; passato in fretta, niente da dire. Soddisfatto ? si, certamente si e sono ancora contento di aver fatto quella scelta. Magari mi spiace un po' di non avere incarichi un po' più 'tecnici' ... francamente c'è così tanto da fare a livello 'umano' che può bastarmi. I progetti in realtà ci sono, ci sono eccome ma è troppo presto, veramente troppo presto. Il mio lavoro più grande adesso è ridare credibilità al'ufficio e credetemi se vi dico quanto difficile sia. E la mia posizione è ancora più difficile perchè (veramente) non riesco a capire se la tragicomica situazione attuale sia dovuta alle varie interferenze da parte di altri uffici, oppure se non si trattava di interferenze ma di vero è proprio aiuto vista l'impossibilità / capacità (umana, non tecnica) di portare a buon fine i vari task. Probabilmente la verità sta nel mezzo ... e la colpa sarà 50 e 50 ; però la credibilità è veramente dura da riconquistare quando è mancata per così tanto tempo :-(
Chiaro che so benissimo cosa fare e cosa non fare, ma non è facile imporre il cambiamento specialmente a una squadra troppo timorosa e troppo legata alla consuetudine (anche se la consuetudine a cui sono abituati fa veramente 'pena' da un punto di vista professionale'). Ma forse ci sono immersi da così tanto tempo che non se ne rendono nemmeno conto; me ne accorgo quando me ne esco con certe osservazioni assolutamente banali per me ma che li lasciano stupiti terrorizzati (e non sono dei ragazzini!)
Non mi lamento: alla fine mi hanno assunto proprio per questo, o no ? non mi annoierò.
Andrea
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lavoro
giovedì 25 marzo 2010
hey, sono niubbo anch'io
al lavoro sto scrivendo (con office 2007) un modulo vba di outlook per leggere da SQLserver e creare un XLS con una tabella pivot da inviare come allegato. Sono un po' arrugginito, ma ho scritto così tanto VBA negli anni passati, non mi spiace occuparmene. Raccolgo le specifiche, scrivo il codice, test, debug, ecc ecc. Tutto pronto per la dimostrazione, sono tutti felici "ok, mettiamolo in produzione, distribuiamolo agli utenti.
Gli utenti usano office 2002
L'unica vera incompatibilità è sulla parte più 'complessa' del lavoro, ovvero la creazione della tabella pivot. Ho fatto un paio di prove con il registratore di macro di excel e ho trovato l'inghippo, tutto risolto. Una cosa mi ha fatto riflettere: una volta me la prendevo con me stesso quando facevo queste sciocchezze, mentre adesso mi fanno sorridere (quando non sono gravi, fortunatamente non ne faccio molte di 'gravi').
Sono più vecchio e saggio ? può essere
Sono solo più saggio ? magari !
Sono solo più vecchio ? no comment ...
:-)
buona serata a tutti
Andrea
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domenica 28 febbraio 2010
il lavoro
ma a cosa serve il 'lavoro' ? perchè la gente (non tutti, ma una buona parte) 'va a lavorare' ? ok, parliamoci chiaro: tutte le chiacchere sul 'sentirsi realizzati', oppure 'avere uno scopo nella vita' e via discorrendo ... per carità. Il lavoro serve per avere uno stipendio; se avessi delle rendite (affitti, investimenti, ecc) col cavolo che me ne andrei a lavorare tutte le mattine, ce ne sono eccome di cose da fare a questo mondo.
C'è dell'altro ? sicuramente si. Fatto salvo lo stipendio, è comunque vero che un lavoro appassionante, soddisfacente, ecc ecc ... è di certo preferibile a una occupazione noiosa o di scarso interesse. Purtroppo in molti (troppi) odiano il proprio lavoro, ed è un vero peccato dato che (piaccia o no) passiamo molte ore della giornata nel posto di lavoro.
C'è ancora dell'altro ? naturalmente si. Ci sono quelli concentrati sui rapporti personali all'interno del posto di lavoro ... sarebbe un modo 'diplomatico' per dire che chiaccherano la maggior parte del tempo ! chi si lamenta della propria moglie/marito, chi si lamenta del posto di lavoro (ovviamente!), chi parla più o meno bene(quasi sempre male) dei propri colleghi, ecc ... ci sono anche quelli dedicati alla diffusione del 'culto personale': del titolare / capo, delle aziende concorrenti, dei loro posti di lavoro precedenti. Persino di loro stessi, aneddoti su aneddoti che dovrebbero convincere il (malcapitato) ascoltatore di turno su quanto loro siano ricchi / benestanti / spendaccioni, ecc ecc ... e su come gli siano capitate le situazioni più diverse in cui se la sono cavata spendendo chissà quali cifre.
E per finire, ci sono gli immancabili difensori del 'loro orticello': tutti tesi a stabilire in continuazione quanto sia importante il loro lavoro, come si siano interessati di questo e di quello, sempre a ficcare il naso su tutte le questioni possibili e immaginabili, sempre a partire sulla difensiva in qualsiasi argomento che potrebbe anche solo lontanamente coinvolgerli.
A volte mi sorprendo su quanto mi sia facile andare d'accordo con i colleghi, oramai dovrei esserci abituato, ne ho cambiate di aziende: sarà perchè mi occupo principalmente di lavoro ?
buona domenica
Andrea
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giovedì 25 febbraio 2010
Ferie per il 2010 ?
meglio di no. Nel 2009 sono sato 4 volte a Londra e per finire ho fatto il viaggio a Tokyo: decisamente può bastare. E non sarebbe male risparmiare qualche soldo nel 2010 (visto che ci penserà il conto del dentista a mettermi in riga hahaha). Inoltre, non ho vagonate di ferie arretrate da smaltire, quindi non c'è urgenza di prendere ferie.
Pensavo questo fino a ieri; oggi invece ne abbiamo parlato tra colleghi, e a quanto sembra dovrò anch'io fare delle ferie, almeno 7/8 giorni lavorativi (per tutta una serie di motivi che non sto a spiegarvi). Ripensandoci, staccare un po' non è male, fa bene al fisico e alla mente. E per riposarmi posso anche rimanere a casa, non ho bisogno di "andare via": anche solo staccare dai ritmi (sveglia, colazione, lavoro, pranzo, lavoro, ecc ecc) e dormire senza la sveglia che suona, pranzare e cenare a piacere, restare in pigiama fino al pomeriggio, ecc ecc ... niente male, davvero niente male.
Certo, vista la possibilità di alcuni giorni, da subito mi era balenata l'idea di fare un viaggio a Mosca così rivedo la mia amica, e magari fare anche una capatina a Londra giusto per rivedere la scuola, magari andare a teatro, magari incontrare la mia amica Giapponese che ha vinto una borsa di studio e finirà l'universita proprio in UK ...
Corollario: sono anni e anni che (a volte) mi chiedo "possibile che io sia sempre al verde ? ma dove diavolo mi vanno a finire i soldi?" in effetti, una qualche ragione sembra esserci :-)
alla prox
Andrea
venerdì 5 febbraio 2010
di treni, stazioni, pendolari, ecc
dopo un mese di treno, inizio a entrare nel ruolo. Riconosco i volti, l'abbigliamento, le stazioni, chi sale e chi scende, e altre cose ancora. Riesco persino a ricordare chi trovo a un orario e chi al treno successivo (dato che a volte lavoro un po' di più e prendo il treno dopo)
Una cosa mette una certa tristezza: la stazione di porto Marghera: una volta me la immaginavo
frequentatissima a ogni ora, visto la moltitudine di addetti ai grandi stabilimenti del
petrolchimico (tipicamente aperte 24 ore al giorno 365 giorni all'anno), e sapevo bene che non è più così da almeno un decennio (anche di più). Però vederla con i miei occhi sempre vuota, con pochissimi operai / impiegati che salgono e scendono ... fa una certa impressione.
Tristezza a parte ci sono anche le cose simpatiche, o almeno sembrano simpatiche adesso e magari tra qualche mese le detesterò con tutto il cuore. Una delle cose curiose sono i gruppi (tipicamente studenti, ma non solo). Ma quanto diavolo chiaccherano ? naturalmente tutti sentono tutto, ed è veramente buffo sapere chi non ha studiato, chi sta facendo i compiti in treno, chi resterà bocciato, le prof più stronze, ecc ecc ... per non parlare delle faccende sentimentali di perfetti sconosciuti (al resto dei passeggeri of course) messe in piazza, con tanto di corna, amori respinti, cuori infranti, ecc ecc ... immagino siano tutte cose normali per i viaggiatori abituali, ma io sono solo agli inizi, perdonatemi se ancora mi stupisco :-)
Naturalmente questo tipo di informazioni ti arriva anche da quelli che parlano costantemente al telefonino. E ho iniziato a riconoscere qualche volto; c'è uan tipa che prende il mio treno alle 17:30 (siamo finiti nello stesso vagone diverse volte) assoutamente metodica nel chiamare sua mamma appena parte il treno OGNI VOLTA CHE LA VEDO .... immagino faccia così ogni sera (ho motivo per crederlo)
Da quanto ho visto, la maggioranza (anch'io) viaggia da sola: chi legge un libro, chi una rivista (come me), chi ascolta musica, chi parla al telefonino, chi dorme, e ci sono quelli/e che fanno
più d'una di queste cose elencate, in varie combinazioni. C'è chi dorme con un libro in mano, chi
parla al cellulare e ascolta musica nell'altro orecchio, alcuni hano 2 quotidiani e passano in continuazione da uno all'altro, chi ascolta musica e legge una rivista, e via così (non ho ancora visto uno parlare al cellulare mentre dorme, ma potrebbe succedere)
Ultima cosa: statisticamente, le donne si siedono vicino alle altre donne, e gli uomini vicino agli
altri uomini. Chissà perchè ? avranno mica paura di essere importunate visto che poi
ciascuno si fa i fatti propri . E in effetti questa è la vera piacevole (per me) 'sorpresa': non è vero che in treno si socializza più facilmente, o almeno non lo vedo nel percorso che faccio io. Non mi dispiace, francamente l'idea non mi entusiasma molto: certo che per un viaggio occasionale potrebbe andare bene, ma tutti i giorni due volte al giorno ... sai che pizza ! probabilmente è una cosa più frequente nei viaggi lunghi, il mio dura 30 minuti (anzi 40, praticamente è sempre in ritardo hahaha)
buon week-end
Andrea
mercoledì 20 gennaio 2010
lavoro
mi sono sempre chiesto come mai durante il lavoro si passi così tanto tempo allo studio dei 'rapporti interpersonali'. Francamente, dovrebbe essere abbastanza chiaro chi fa cosa, le tempistiche, le competenze, le responsabilità, ecc ...
Eppure non mi è mai capitato, o almeno non mi è mai capitato al 100%. Tanti anni fa,
(all'inizio della mia sfolgorante carriera hahaha) pensavo che fosse dovuto al fatto che molta gente
avesse più carattere che professionalità. Questo mi spiegava il motivo per cui alcune cose del tipo 'la difesa del proprio orticello' oppure il continuo sovrapporsi di competenze da un ufficio / reparto all'altro continuassero a prosperare, nonostante io abbia cambiato aziende, incarichi, ecc.
Però non può essere così, non può essere SEMPRE così; e allora ci deve essere un altro motivo ...
che però io non conosco ! eppure ci sarà pure una ragione per cui ci sono persone che si occupano di faccende di cui non sanno nulla, o reparti che continuano a prendere decisioni sbagliate rispetto agli argomenti che non conoscono, o capi-settore continuamente invischiati in problematiche troppo complesse/diverse dalle loro mansioni.
Io non trovo la ragione, eppure ci deve essere ! ho avuto occasione di confrontarmi con altri in merito a questo dubbio, e un paio di 'chiavi di lettura' interessanti mi sono state date
1 - nei posti di lavoro, un sacco di gente non è affatto 'oberata', e ha molto tempo libero
da impiegare (anche) in queste faccende.
2 - un sacco di gente tenta di convincere gli altri e se stessi di fare un lavoro molto più gratificante di quanto lo sia realmente; purtroppo, i veri manager che devono decidere e prendere
decisioni in continuazione sono veramente pochi, e tutti gli altri sotto-capi /vice-capi giocano
al 'wanna be'.
Non mi convincono al 100%, ma per adesso non ne ho trovate di migliori.
buona serata a tutti
Andrea
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venerdì 15 gennaio 2010
prima settimana
che dire ? ho trovato la situazione descrittami durante i colloqui, e questo è già una buona cosa. Dal punto di vista 'tecnico' sono soddisfatto: certo, ci sono molte cose da imparare, e ne avrò per un bel pezzo prima di entrare a regime, però ne so abbastanza su SQLserver e vmware da poter essere utile fin dai primissimi giorni (dal secondo, per l'esattezza) e per questo sono soddisfatto.
Però la cosa più divertente e più diffice è imparare a muoversi nell'ambiente: riconoscere i capi ufficio in gamba, i buoni a nulla, quelli dal 'telefono facile'(specialmente se devono chiamare il CED), quelli dalla e-mail facile (specialmente se devono scrivere al grande capo per lamentarsi del CED hehehe), e via di questo passo. E poi ci sono gli uffici imboscati, quelli troppo presi, quelli in cui si dicono parolacce, quelli che 'non funziona mai un ca..o (non mancano mai), e tutte le possibili varianti.
E, importantissimo, devo conoscere anche (più o meno) i 120 dipendenti: c'è il rasta, lo spilungone, il riccone che lavora perchè obbligato dal padre, lo scazzato, il laureato in carriera, il wanna be manager (con poco successo), il (presunto) gay, ecc ecc ... naturalmente non mancano gli 'appassionati' di informatica ... ho visto un paio di cose fatte con Excel che gridano vendetta :-)
Per finire, le colleghe: un paio sono veramente alte (almeno 1.80,quasi come me), alcune un po' grassocce (nessuna obesa), alcune sono clamorosamente piccole, ecc ... naturalmente alcune sono proprio belle: ne ho individuate 3: una sui 40, anche simpatica, un altra sui 30 con bellissimi capelli e molto snella (però civettuola peggio di una ragazzina), e un altra che ho incrociato solo un paio di volte e non mi saluta nemmeno (e per questo mi è già simpatica !)
Tutto come previsto, niente di nuovo sotto il sole.
Sono sicuro, questo 2010 non sara noioso
Andrea
domenica 10 gennaio 2010
diventerò un pendolare
allora, il nuovo lavoro è a Venezia; per chi è pratico, è al Tronchetto e c'è il parcheggio aziendale; per gli altri, è una delle poche zone della città raggiungibile in automobile (appena dopo il ponte della libertà, sulla destra). Questo è bene, ed è uno dei motivi per cui ho accettato; tuttavia, c'è un problema di traffico NON per andare a Venezia, ma quando attraverso i paesi vicini a Venezia/Mestre . Niente di traumatico, probabilmente a Milano (o a Londra, o a Dublino) il traffico auto è molto più grande, tuttavia devo pensare a una qualche alternativa.
E cosa c'è di meglio del treno, specialmente dopo tutto il casino successo sotto le feste di natale con i treni di tutta la penisola ? hahaha, certo che me le vado proprio a cercare ! però l'idea non mi spaventa, e questo perchè c'è un precedente. Da quando vivo da solo mi sono trasferito in una cittadina con uan piccola stazione ferroviaria, e ho iniziato a prendere il treno per andare a Padova (ad esempio il sabato pomeriggio): certo, a volte il treno è sporco, a volte è affollato, ma la comodità di arrivare in centro senza i problemi del traffico e del parcheggio è davvero apprezzabile.
E' il caso di raccogliere qualche informazione, orari, biglietti, abbonamenti, ecc ecc ...
vi terrò informati
Andrea
martedì 1 dicembre 2009
l'ultima cena
e di certo non mi riferisco al famoso dipinto (e comunque il nome è diverso) ma alla cena con i miei oramai quasi ex-colleghi. In teoria potrebbe essere l'occasione per dirsi quello che non ci siamo mai detti prima, ma non è il caso nostro. Il rapporto è sempre stato cordiale, e c'è sempre stato molto dialogo. Certo, poteva essere il motivo trainante della conversazione, ma spero possa esserci dell'altro che non sia il gossip sui non presenti (che va sempre di moda)
E io che gli dico ? è stato un piacere avervi come colleghi, grazie per avermi sopportato, mi raccomando controllate i log :-)
Spero mi verà qualcosa di meglio, ma temo non sarà di loro gradimento :-) anche perchè vorrebbero sapere eventuali notizie 'segrete' sul perchè e sul percome io me ne sia andato, ma non ce ne sono. Magari penseranno che sto bluffando, ma non è vero. Però a volte la verità sembra troppo facile, ovvia e scontata, e allora via di 'complotto' che è molto più intrigante.
buona serata a tutti
Andrea
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venerdì 6 novembre 2009
e alla fine ...
sul lavoro vado d'accordo con tutti, questa è una etichetta (più o meno vera) che mi hanno sempre appiccicato. Però è abbastanza vero ... ripensandoci è quasi sempre vero. Il fatto è che io ne ho (avrei) di cose da fare, è per lo stipendio che vado a lavorare ogni mattina. E' scandaloso affermarlo ? no di certo. Per quanto mi riguarda, il lavoro deve piacermi (e io adoro occuparmi di informatica) , il lavoro deve darmi un buon salario. Io credo sia questo il motivo per cui riesco a rapportarmi con chiunque, senza invidie / cattiverie / ecc ecc ... tutte cose che francamente mi lasciano sempre perplesso, ma in realtà perfettamente osservabili in decine e decine di colleghi attuali, e ex (quelli nuovi non lo so, ma immagino sarà uguale ! lo scoprirò tra 2 mesi)
Tutto quanto detto sopra fa si che io non abbia ben chiaro quanto uno o l'altra siano più o meno stronzi / incapaci / ecc . Ho solo una idea generale, ma non ho mai analizzato a fondo la questione dato che non mi importava; adesso che mi sono licenziato (da pochissime ore), stranamente riesco a dare una seconda occhiata alla gente che ho intorno e ammetto che sto avendo delle sorprese. Incredibile a dirsi (almeno per me) ma capisco come lasciarsi immedesimare troppo nel ruolo di censore 'questo è buono, quello è cattivo' sia un circolo vizioso -mi occupo dei difetti altrui - ma mentre lo faccio divento stronzo anch'io - gli altri iniziano a pensare quanto sono stronzo :-) Ecco perchè ci sono interi uffici in cui la gente si detesta a vicenda !!!
Due mesi sono lunghi, sono proprio curioso di vedere cosa scoprirò nelle prossime settimane.
Andrea
PS: la faccenda del licenziamento, del momento in cui l'ho comunicato al capo, delle reazioni del grande capo, delle frasi del tipo ' ma perchè, ma come è possibile, parliamone, come mai non sei venuto a parlare prima di cercare un nuovo posto' ecc ecc ... sono normale routine, niente di interessante.
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domenica 1 novembre 2009
burocrazia
la burocrazia mi stressa, decisamente.
Esempio 1
Devo farmi il passaporto. Ci vogliono circa 100 euro: ok dico io, come si pagano ? ci vogliono 2 diversi pagamenti: per uno devo andare a prendere una certa marca da bollo, per l'altro devo andare in posta e pagare un bollettino. Perchè devo andare in due posti diversi ? fate un solo bollettino per l'intera cifra, oppure una sola marca da bollo per l'intera cifra ! troppo difficile ? probabilmente si. Ok, faccio quello che devo fare, pago, e torno in comune. Consegno il tutto (tra l'altro, nelle foto sono venuto da spavento) e mi dicono che sarà pronto tra un mese.
Un mese ? ma se hanno già i passaporti in bianco, ci vuole un mese a scrivere il mio indirizzo e appicicarci la mia foto ? che cavoli, siamo nel 2009.
E certo, qualcuno di voi penserà (anch'io lo penso) che quando c'è di mezzo lo stato, non c'è niente da fare.
Parliamo del privato ? Esempio 2
L'ufficio personale della nuova azienda mi deve preparare la lettera di assunzione. Che ci vuole (direte voi), sono tutte uguali ... cambia solo il salario, le mansioni e i dati anagrafici. Be, non è ancora pronta, una settimana non basta. in effetti, in una ditta così grande, l'inerzia delle cose deve essere immodificabile (basta vedere come è stato gestito il ced negli ultimi anni hehehehe)
Quindi, per riassumere: Andrea 0, burocrazia 2
buona settimana a tutti voi, miei cari lettori.
Andrea
sabato 24 ottobre 2009
settimana intensa
è andata, mi hanno preso. O almeno, sono io quello che hanno scelto. Dopo colloqui con il titolare, con l'addetta alle risorse umane, con il responsabile di non ricordo nemmeno più di che sezione, e dopo il colloquio tecnico (incredibile, credevo veramente li avessero aboliti hahaha) hanno deciso che gli vado bene. A volte (non molto spesso in realtà) mi capita di chiedermi "come mi vedono gli altri, che opinione avranno di me?" e questa volta è una di quelle.
Certo, posso immaginare che il colloquio tecnico sia andato in un certo modo (che cavolo, e ci mancherebbe altro!) ma che avranno pensato gli altri/e ? mi piacerebbe saperlo, solo per curiosità. Chissà se si sono chiesti "ma come, per un posto come questo non viene in giacca e cravatta?" oppure avranno pensato "ok, sarà anche in gamba, ma quanto se la tira questo qui !". E il tipo con cui ho fatto il primo incontro, che ha fatto una battuta all'inizio (perchè avrà studiato da qualche parte che si iniziano le riunioni con un po' di humor per rompere il ghiaccio) sul calcio ... e io nemmeno avevo capito che si parlava di calcio e a dire il vero non avevo capito nemmeno che si trattasse di una battuta.
E la receptionist ? certo, con una selezione in corso, ne avrà viste di persone andare e tornare in questi 2/3 mesi. Magari aveva un idea su chi sarebbe passato e chi no, e magari si è stupita quando ha notato che tra i pochi rimasti non ci fosse il tizio che magari aveva notato all'inizio ? magari avrà pensato "resterà proprio questo qui ?" quando ha visto che tornavo solo io negli ultimi giorni.
E gli altri candidati ? ne ho visti solo alcuni, di sfuggita. Mi ricordo anche qualche volto (solo uomini in realtà, ma questo meriterebbe un post a parte), qualcuno con la voce stridula, qualcuno un po' grosso; ricordo di aver notato che un paio di loro fosse chiaramente a disagio, forse per essersi vestiti (male) come fanno di solito ai matrimoni. E magari anche alcuni di questi candidati avranno visto me, magari avranno pensato "chi verrà preso tra e chi verrà scartato" ? lo sapranno mai che non hanno richiamato loro perchè hanno preso me ?
Quanta gente, quanti volti, quante delle circostanze in cui ci troviamo, quante delle cose che ci accadono intorno scivolano via senza lasciare traccia. E quante cose che ci riguardano in realtà "accadono", e noi conosciamo solo una minima parte della storia, di come si sia evoluta, di cosa abbia rappresentato per gli altri.
è andata, mi hanno preso.
Andrea
venerdì 28 agosto 2009
colloquio (2)
che non è nemmeno il secondo in realtà, ci sono stati un paio di incontri 'preparatori' nei giorni precedenti. Dunque, che dire ? il titolare non è male: sapevo che non sarebbe stato un colloquio tecnico, ma è stato comunque interessante. Ci sono due cose importanti ... la ditta è grande, accidenti se è grande ! tra l'altro è abbastanza 'strutturata', con responsabili, quadri, aree aziendali, ecc ecc ... l'altra cosa importante è che il ramo informatico è un po' da sviluppare (eufemismo). Mi è piaciuto perchè il titolare l'ha ammesso sinceramente, frutto degli anni trascorsi in cui non c'era una vera gestione dei progetti e tutto veniva fatto approssimativamente.
Dobbiamo solo accordarci per l'aspetto economico: già sapeva quello che prendo adesso, io gli ho detto cosa vorrei prendere, e lui mi ha anticipato un range di stipendio di entrata. Ovviamente, mi daranno il più alto (non accetterei il più basso), ma un po' di margine per la trattativa c'è.
Domani parto per Londra, e quindi ci rivredemo a metà settembre: comunque, in 15 giorni, avrò tempo per riflettere, e sono sicuro che farò la scelta giusta.
buon week-end a tutti e buon viaggio a Londra a me.
Andrea
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mercoledì 12 agosto 2009
cazzeggio ...
sarà perchè siamo in agosto e i ritmi sono più blandi, sarà perchè i grandi capi sono in ferie, sarà perchè comunque c'è meno gente in giro ... ma oggi (eufemismo) me la sono presa comoda. Che vergogna, ammetto che non sono abituato a lavorare così poco e a chiaccherare così tanto ! Per carità, qualcosa ho fatto ... ma niente che non potesse essere fatto in metà del tempo. Certo, non
potrei comportarmi così per una vita (lavorativa) intera, veramente mi sentirei male: alla fine mi piace vedere le cose fatte, finite e funzionanti ... sono pur sempre un appassionato, cribbio :-)
Però non è poi tanto male, e ho notato la minor stanchezza alla fine della giornata. Non voglio esagerare, per carità, non faccio il muratore. Però, a lavorare sodo, la stanchezza mentale si sente (per conto mio) e io l'avverto quando sono a casa. Ecco, direi che in una giornata come questa ho riposato la mente, e significa che ne avevo bisogno (quante palle che mi invento per darmi una giustificazione plausibile hehehe) Comunque devo darmi una regolata: mancano ancora più di 2 settimane alle ferie e di certo non riuscirò a fare il pelandrone per così tanto tempo, domani mi darò sicuramente una mossa.
Andrea
PS: ho messo il tag 'lavoro', anche se avrei dovuto aggiungere 'mica tanto' :-)
PPS: dato che stasera sto a casa, mi guardo il DVD appena preso 'la compagnia dell'anello'. che ci crediate o no, non l'ho mai visto prima in vita mia: nemmeno alla TV
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mercoledì 29 luglio 2009
colloquio (1)
simpatico. Se devo pensare a una parola per descrivere il colloquio di oggi pomeriggio, 'simpatico' è la parola giusta. Come immaginavo, niente di tecnico, solo qualche domanda in merito a quello che faccio, quello che so fare e quello che mi piacerebbe fare. In realtà ho avuto l'impressione che mi stesse guardando, addirittura che gli importasse come rispondevo e non cosa rispondevo. Che dire: ai tipici self-made-man del nord-est ci sono abituato, ho lavorato sempre e solo per tipi così :-) e capisco che si sentano sicuri delle loro capacità di 'selezionatori'; attenzione, non di skill, ma di persone.
Ho fatto una figura anche troppo buona: io (bravino bravino) mi ero anche portato i miei ultimi cedolini, ma non abbiamo parlato assolutamante di soldi, nemmeno di striscio. Gli interessava di più sapere dei miei viaggi a Londra, del fatto che vivo da solo, di cosa penso della 'crisi' e di come gira all'estero, e altre cose così.
Alla fine, una stretta di mano e lui che mi dice 'speriamo di rivederci'. Peccato che ci sia Agosto di mezzo, e mi sa che se ne riparla a settembre ... pazienza. Mi sono detto fin dall'inizio che se va a buon fine, sarà una cosa che inizia in gennaio 2010.
buona serata a tutti
Andrea
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