sabato 26 febbraio 2011

blocco del traffico

tutti sanno che i blocchi del traffico, le domeniche a piedi, ecc ecc , servono quasi a nulla. E non si tratta solo di chiacchere o di voci di corridoio, o dell'opinione dell'opposizione di turno: dati alla mano, qualsiasi quotidiano ne ha parlato (non è certo un segreto). Però nonostante questo, comunque si continuano a prendere queste sciocche decisioni. Perchè mai ? me lo sono chiesto, e la risposta che più mi convince è la seguente " che altro si potrebbe fare ? meglio di niente". In effetti, qualsiasi altra cosa non si può fare (almeno in Italia, a quanto pare) perchè costa, perchè non ci sono le strutture, e (anche) perchè ci sono comunque le guerre di bottega (tra partiti) per cui certe iniziative magari anche buone vengono osteggiate se vengono dall'altro schieramento; e quindi avanti con i blocchi del traffico.
Qualcosa è cambiato ? in questo week-end doveva essercene uno generalizzato a Padova e nei comuni limitrofi, e invece non ci sarà: e non ha nemmeno piovuto in queste zone di recente (di solito vengono annullati in caso di pioggia), quindi si tratta proprio di una cancellazione.

Non è una gran consolazione in effetti: l'inquinamento c'è. Però preferisco di gran lunga dichiarare o ammettere che non si fa niente in merito, piuttosto che queste pagliacciate veramente ridicole nel 2011.

buona domenica

Andrea

martedì 22 febbraio 2011

benigni e Sanremo

ok, visto che tutti ne parlano, scriverò anch'io un paio di cose cos', quelle che mi vengono a getto.
Premessa (temo sarà più della metà di questo post) : io detesto il festival con tutto il cuore. Non ho la TV da anni, e quando stavo a casa con i miei e c'era la TV la guardavo pochissimo e il festival men che mai. I miei ultimi ricordi sono della puntata con i Pitura Freska ... nel senso di registrata da me in VHS, e qualche giorno dopo avanzamento veloce fino alla loro canzone e stop.
Veniamo al sodo: mi ha lasciato indifferente, appena appena qualche sorriso ... e dire che Benigni è veramente bravo, ce ne sono pochi come lui ! il fatto è sicuramente lui conosce bene la storia, eccome: ma come poteva fare ? lo invitano, gli danno un argomento da celebrare, e lui ha fatto il suo dovere alla perfezione ! ma proprio perchè conosce la storia, sicuramente avrà pensato a tutte le cose sottaciute, assolutamente scartate dalla narrazione, ecc ... in effetti ha raccontato una 'storia' e l'ha raccontata bene. Avrebbe potuto fare altro ? certo che no, anche perchè se si fosse addentrato sui dettagli (che tanto dettagli non sono) sarebbero palesate tutte quelle faccende che di solito si preferisce non narrare quando si parla della creazione della nostra nazione; sicuramente la gente avrebbe cambiato canale, e sicuramente il suo racconto non avrebbe riscosso così tanti sorrisi e applausi .
Conclusioni: Benigni poteva fare altro ? no. Avrebbe saputo fare altro ? probabilmente si. Avrebbe voluto raccontarla diversamente ? non lo so.
Però permettetemi di non accodarmi all'entusiasmo generale, alla felicità, al tripudio, alla folla acclamente che festeggia i 150 anni. specie finchè continueranno a raccontarli a questo modo.

Andrea
PS: 3 nuovi tag per un post solo ! e scommetto che non li userò mai più :-)

sabato 19 febbraio 2011

si riparte !

Nel 2009 ho viaggiato pure troppo (n volte a Londra e Tokyo a dicembre), ma nel 2010 sono rimasto a casetta 365 giorni. Per questo 2011 ho messo in piano di riprendere a viaggiare, muovermi, vedere cose nuove. Cavoli, è bastato solo un anno di 'fermo' e già mi sembra di aver perso confidenza con compagnie aeree, orari, alberghi, fusi orari, ecc ecc ...
Ma alla fine, dopo aver sofferto con la mia banca (che non mi rilascia una carta di credito funzionante fin dall'inizio nemmeno a morire hahaha), scoperto che la famosa 'times square' di New York in realtà non è molto più grande di un piccolo incrocio (a Padova ne abbiamo grandi 3 volte tanto, ma nessuno se li fila tranne i Padovani che li odiano con tutto il cuore a causa del traffico), sudato freddo per aver sottovalutato l'orario di arrivo a New York quando è stato il momento di prendere il biglietto aereo (arriverò all'hotel un po' tardi), e altre peripezie varie di cui non vi narrerò : ho prenotato tutto.
Biglietto aereo (british airways business), hotel hilton in Times Square (che in realtà non è proprio in times Square hehehe) , assicurazione medica, visto di entrata (non si chiama esattamente visto ma non importa). Ho già prenotato anche un po' di dollari, giusto per pagarmi la colazione, i traporti pubblici, i taxi, l'entrata ai musei, ecc ecc ... spero che la banca me li procuri in due mesi grrrrr :-)
Adesso non mi resta che utilizzare la mia bella guida lonely planet (con l'aiuto della rete, certo) per pianificare tutto quanto c'è da vedere. Ho già la lista dei musei, e una serie di raccomandazioni da parte di chi ha già visitato questa bella città; niente di difficile, si tratta solo di raccogliere info su orari, trasporti, ecc ecc ...
Solo una cosa mi lascia 'dubbioso': visitare o no le cascate del niagara ? sono certo che siano splendide, ma ... sono lontane da new york !!! perchè nessuno mi aveva avvisato prima di andare a controllare su google maps ???

che bello viaggiare

Andrea

venerdì 11 febbraio 2011

imparare a dire di no

ho scelto questo titolo, potevo anche scrivere 'riuscire a dire di no', oppure ' prendersi la responsabiltà di dire di no', ecc ecc ...
A cosa mi riferisco ? be, in particolare parlo del posto di lavoro.
Perchè nelle aziende ci sono così tante persone letteralmente incapaci a dire no ? certo, ci sono le situazioni legate
al precariato, la crisi degli ultimi anni ... ma non è solo questo. E' così difficile ammettere di non avere determinate conoscenze ?
specialmente quando si tratta di attività che non competono al proprio ufficio ? oppure in occasione di un nuovo progetto da farsi assegnare
salvo poi scoprire di non avere la benchè minima conoscenza in materi ?
Mi sembra che questo atteggiamento sia figlio delle pretese da 'tuttologo' che in molti ostentano (anche fuori dell'orario di lavoro, a dire il vero)
E qual è il problema ? il problema è che dopo poco, puntualmente, le lacune, la mancanza di esperienza, a volte la completa ignoranza nel settore, e tutte
le altre simpatiche manifestazioni causate da questo tipo di approccio; e quindi disservizi, malumori, lavori lasciati a metà (per tacere di quelli
nemmeno iniziati) si accumulano, ristagnano, sembrano addirittura dimenticati e caduti nell'oblio salvo poi riemergere e riesplodere
tutti insieme (a volte non troppo appassionatamente, a volte pure troppo !) con l'inevitabile conclusione fatta di litigate,
cazziatoni, e a volte lacrime e sangue.
Eppure sarebbe bastato un semplice 'no, non conosco l'argomento'.

buon week-end a tutti

Andrea

lunedì 7 febbraio 2011

quante cose si fanno in un giorno di ferie ?

a volte nemmeno una; a volte dormo fino alle 11:00, pranzo alle 13 , faccio un pisolo dalle 15 alle 17 e la girnata è bella che passata .
Invece questa mattina sveglia alle 8, colazione in bar, vado alla stazione di servizio che fa i lavaggi a mano (oramai sono una rarità) e lascio la macchina. Poi raggiungo la mia banca (li vicina) a piedi e sistemo la faccenda del mutuo (avrei dovuto farlo prima, è bastato che gli dicessi che forse andavo in un altra banca e l'hanno subito rinegoziato hahaha) e così parliamo anche di obbligazioni / investimenti per la mia mia cospicua (hahaha) somma in C/C. Esco dalla banca, passo a prendere la macchina e mi avanza ancora tempo per fare la spesa. Torno a casa per pranzo. Adesso ho appena parlato con l'idraulico per i 2 lavori da fare a casa mia, ci rivredremo sabato (ci sarà anche la crisi, ma alcuni artigiani del settorelavorano ancora alla grande). Tra poco esco di nuovo e vado in agenzia per sistemare le ultime faccende per il mio viaggio a New Yotk di Aprile (almeno il visto e l'assicurazione medica).

Niente male ! però preferisco le giornate di ferie del primo tipo :-)

Alla prox

Andrea

sabato 5 febbraio 2011

Timidezza

stasra sono uscito con la mia amica A. ; niente di nuovo, di tanto in tanto capita. Stasera siamo andati a trovare un comune amico in occasione della nascita della sua bimba. C'erano anche altre 3 persone, abbiamo parlato di viaggi, di computer, di Zelig, di televisione, di un sacco di altre cose ... ma lei quasi niente. Per carità, non è proprio una da 'scena muta' ma comunque partecipa appena alla conversazione, per il resto ascolta :-)
Ok, ammesso e non concesso che io sia un gran chiaccherone (anzi, lo ammetto eccome!) , però a volte mi chiedo come sarei se fossi anch'io così. Silenzioso, magari anche sorridente, ma così restio a raccontare una cosa, a esprimere un opionione, a mettere in campo una mia idea o un libro che ho letto o una trasmissione che ho sentito alla radio, ecc ecc ...
Chissà che effetto farebbe sugli altri/altre ? e (importante) chissà che effetto farebbe su di me ? ripensandoci ... ma cosa cambia ? farebbe una gran differenza ? cioè, chissenefrega veramente di quando è stato il rapimento di moro, quanti sono gli ebrei nel mondo ? quante guerre ci sono state contro Israele ? quanto è stato profetico il libro 1984 ? fa veramente la differenza sapere o non sapere una cosa, avere o non avere una certa informazione ? anzi, fa veramente la differenza farlo sapere agli altri, oppure derimere una controversia / dubbio / dibattito tra due persone fornendo l'informazione giusta, magari proprio quella che i due interlocutori non avevano ?
Forse ... non è così importante, o forse si .
Credo che la cosa giusta da fare sia sempre di essere 'se stessi', di non portare maschere (sembrano due frasi trite e ritrite, ma non lo sono), senza mai atteggiarsi diversamente da come ci si sente di essere :-)
Quindi, cara mia amica A. , ti voglio bene lo stesso e chissenefrega se si parla di vacanze e tu non spiaccichi una parola e resti ad ascoltare ... anche se io so che hai viaggiato un sacco e ne avresti eccome da poter raccontare :-)

buon week-end

Andrea