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martedì 19 aprile 2011

dal Giappone (più varie riflessioni)

la mia amica Giapponese è in Italia, e domani ci rivediamo. Ci siamo conosciuti a Londra nel 2008 mentre studiavamo inglese a Wimbledon e abbiamo sempre mantenuto i contatti. A dicembre 2009 sono andato a Tokyo e ci siamo rivisti, e adesso lei è in viaggio in Italia e ci incontriamo visto che visiterà Venezia ! troppo forte, anche se 'temo' di non essere più all'altezza con l'inglese, mentre lei lo ha studiato tantissimo in Giappone , ha fatto lo IELTS e da 7 mesi studia in UK ... praticamente il mio è peggiorato / rimasto stabile, il suo è nettamente migliorato (già a Tokyo nel 2009 era diverse spanne migliore del mio).

La cosa 'particolare' (ma neanche tanto) è che ci sentiamo quasi sempre per iscritto: facebook, e-mail o (a volte) la chat di skype; quindi a forza di scriverci sappiamo veramente un sacco di cose l'uno dell'altra (ad esempio la sua preoccupazione per il fatto di essere in Europa mentre in Giappone c'era il terremoto, con tutte le conseguenze che sappiamo). L'altra volta in Giappone ci sono stati 5 minuti di 'sorpresa', e poi sparato a parlare come fossimo amici che si frequentano regolarmente ... spero andrà così anche questa volta !

Mi chiedo: chissà come mi vede lei, chissà cosa pensa di me; in effetti ho quasi il doppio dei suoi anni, e se penso a cosa pensavo io dei quarantenni quando io ne avevo 20 ... terribile :-) però (forse) lei è una donna e magari il suo punto di vista è diverso, o magari è diverso perchè è Giapponese (o entrambe le cose). Non è grave: nemmeno io ho le idee molto chiare, nemmeno io ho una opinione ben determinata su di me, quindi figuriamoci se mi aspetto che gli altri ce l'abbiano.

Comunque sia, domani sera arriverà presto: bentornata Ayano :-)

Andrea


sabato 12 marzo 2011

piedi per terra

a volte mi domando "sto spendendo bene il mio tempo?" . Saranno le solite perplessità che capitano passati i 40, sarà perchè non avendo moglie e figli ho più tempo libero per farmi certe domande, sarà per un qualsiasi motivo ... non lo so. Però non poso fare a meno di pensare a quanto siano 'frivole' le mie preoccupazioni rispetto al mondo che mi circonda. Mentre io sto a pianificare cosa portarmi a New York, cosa mettere in valigia, cosa visitare per bene e quali posti vedere solo di sfuggita (e quali siano quelli da saltare di sicuro) a pochi chilometri da noi dall'altra parte del mediteraneo la gente si ammazza, perde la casa e il lavoro, scappa per salvarsi la pelle e si ritrova in salvo ma senza cibo / acqua / qualsiasi cosa, l'unica loro ricchezza è essere ancora in vita.
Passano alcuni giorni e a molti KM da noi ci pensa un terremoto a spazzare via tutto: non solo vite ma strade, dighe, acquedotti, energia elettrica; e come se non bastasse, alcune centrali nucleari sono in serio pericolo (almeno un paio, letto proprio questa mattina). Sono riuscito a contattare Ayano e Ayaka (2 amiche Jap conosciute a Londra e che ho reincontrato a Tokyo l'anno scorso) e stanno bene anche se (ovviamente) spaventatissime.

Morale della favola ; per quanto uno sia prudente, per quanto uno stia en attento a non fare azzardi e cerchi di pianificare vita, lavoro, affetti, ecc ecc ... c'è sempre qualcosa che ti può buttare a terra senza preavviso e senza scusanti. Capita e basta.

E io sto qui a chiedermi se 2 maglioni possono bastare per una settimana a New York.

God Bless Japan

Andrea

mercoledì 10 marzo 2010

è primavera

è banale parlare del tempo, lo so. Ma questa mattina mi sono veramente congelato a Venezia nel tratto che faccio ogni mattina dalla stazione dei treni al mio posto di lavoro, naturalmente a piedi.
Già mi era capitato di affrontare i -4 di gennaio, oggi eravamo a +2 ... ma la neve e il vento così forti non si erano mai visti nella città lagunare.
Stasera, al ritorno, un timore "e se cancellano i treni come a Dicembre?" già mi vedevo solo e abbandonato nella stazioen dei treni, infreddolito davanti al tabellone delle partenze sperando in un annuncio amico; è andato tutto liscio, e il mio trenino mi aspettava puntuale puntuale per riportarmi a casa.

Tra l'altro, non posso fare a meno di notare i turisti, specialmente quelli giapponesi: me li immagino in questi frangenti (bufera di neve) abbastanza spaesati, con la guida in mano, quasi nessuno con cui parlare in inglese, mentre pensano "ma questo non c'era scritto dei depliant su Venezia" :-)
Il primo giorno a Tokyo ho beccato qualcosa di simile, vento e pioggia come non si vedevano da anni nella capitale giapponese;in effetti, la vendetta è un piatto che va mangiato freddo (con un po' di vento è anche meglio)

buona serata

Andrea

sabato 26 dicembre 2009

Tokyo(3)

ed eccomi di ritorno. Mi viene da dire solo una cosa : WOW !! E' filato tutto liscio: ho trovato solo un giorno di pioggia, il secondo giorno che stavo li. Poco male, ne ho approfittato per girare un po' Shinjuku (il quartiere del mio hotel), per il resto sole o al limite nuvoloso (ma niente pioggia)
Persino i bagagli sono arrivati ! e ammettete che imbarcarli a Venezia, passare per Osaka e per Dubai, scendere a Tokyo e ritrovarli li che ti aspettano ... fa sempre piacere :-)

Per la lingua, è andata come previsto: anche senza parlare giapponese, me la sono cavata benissimo. In effetti molti giapponesi conoscono l'inglese, alcuni peggio di me, altri mooolto meglio di me :-) ho persino parlato francese con una ragazza giapponese, ha vissuto per anni in Francia.

La cosa veramente importante che ho trovato è la segnaletica sui mezzi pubblici: autobus, metropolitana e treni hanno sempre le indicazioni anche in inglese, sia video che audio; assolutamente determinanti per capire destinazioni e nomi delle località/stazioni !

Quanto ho girato, dio solo lo sa: non vi faccio la lista dei musei, templi, ecc ecc ... però ho girato
davvero parecchio, ho visitato un parco DUE volte per poter vedere tutto quello che mi interessava. L'unica delusione è stata harajuku ... c'erano più turisti che cosplay ! in compenso c'erano un sacco di rockabilly rigorosamente con Jeans + giubbotto di pelle nera + stivali neri !

Ho visto anche ASIMO (il robot della Honda) ed è stato veramente fantastico ! però vederlo dal
vivo mentre cammina, prende oggetti in mano, si volta mentre lo fotografi ... capisco come
qualcuno possa essere 'impaurito' dai possibili futuri sviluppi da una macchina simile.

Consiglio finale: se dovete visitare Tokyo -by yourself- fatelo pure, ve la caverete anche
senza giapponese. Anche per quanto riguarda i prezzi, dato che non dovete comprare immobili
e non è obbligatorio comprare abbigliamento italiano hehehe, non ci sono problemi (e questo la dice lunga su quanto sia diventata cara l'Italia negli ultimi anni)

Andrea

sabato 12 dicembre 2009

Tokyo(2)

che dire: jet-lag permettendo, mi sono ambientato. Comincio ad avere familiarità con la tube, ma non ho ancora osato passare da una 'società all'altra ... voglio proprio vedere come funziona con i biglietti hahaha. Inoltre, ho preso il cellulare e la SIM (facile ... ) e sono riuscito a configurare il cell (un po' meno facile). Certo, con il cell da poco prezzo che ho preso non mi aspettavo grandi cerimonie dai commessi jap, ma almeno potevano cambiarmi la lingua da japponese a inglese ! pazienza, ho fatto da solo, e adesso riesco anche a mandare i messaggi via e-mail come fanno tutti ... quasi, visto che conosco solo 3 persone in Giappone, e 2 di loro usano anche gli sms ! ammetto che mi piacerebbe eccome sapere come funziona ... io mando sms e rispondono via e-mail, io mando e-mail e rispondono via sms ... oppure scrivo un sms troppo lungo il cell mi avvisa e parte una e-mail ...
E mi piacerebbe anche sapere come fanno ad arrivare le e-mail a questo modo, visto che non ho messo server in entrata,server in uscita, niente di niente di quello che si fa di solito con il pc: per conto mio, l'e-mail è solo una stringa di testo abbinata al numero del cell !

Vabbe, a parte le faccende 'tecnologiche', ho anche trovato gli adatttatori per le prese del net-book e della macchina fotografica. Da domani musei ecc. ecc .

saluti da Tokyo

Andrea

sabato 28 novembre 2009

tokyo

ok,

prendiamo un tizio a caso. C'era una volta uno che voleva fare fare un viaggio lungo e costoso, ma aveva problemi a prendersi tante ferie assieme, non voleva spendere 'proprio' così tanto, e per finire nessuno dei suoi amici era interessato a visitare 'proprio' quel posto; cavoli, un problema senza soluzione.

E' successo invece che il tipo in questione si è licenziato, e quindi prenderà di botto il TFR e tutte le ferie arretrate. E in aggiunta, viste le tantissime ferie accumulate, si è sentito dire le parole magiche "hey, se vuoi fare un po' di ferie in dicembre falle pure, ne avanzi così tante !". E anche successo che questo tipo ha conosciuto diverse persone originarie di Tokyo, e con alcune di esse è ancora in contatto, e sono felicissime di portarlo in giro e andarci fuori a cena.

Ecco che l'impossibile (o quasi) diventa possibile, ed ecco che mi ritrovo con il biglietto aereo della Emirates Airline (business) e con l'albergo prenotato (Shinjuku).

Il nove dicembre è vicino; sarà interessante, ne sono sicuro.

Andrea

domenica 22 novembre 2009

ma che palle !

naturalmente, in clamoroso ritardo, come sempre, questa notte prima di andare a dormire ho pensato "hey, adesso prendo il biglietto per Tokyo". Trovo le date giuste, il prezzo giusto, le tratte giuste, sembra tutto ok

col cazzo

al diavolo la mia carta di credito, funziona una volta su due. Mi viene il dubbio di avere il massimale di spesa mensile a 1500, e il biglietto costa caro

Adesso mi tocca aspettare lunedi e andare in banca, dubito che rispondano di domenica al telefono (forse si, proverò)

Andrea