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domenica 12 febbraio 2012

a volte

a volte ho l'impressione che il tempo mi scappi via. Giornate, settimane intere passano e non riesco a troavre un significato, un evento, un ricordo da conservare. Eppure non dovrebbe essere così o almeno ... non lo so

a volte mi sembra di essere circondato da estranei. Cosa sanno di me in realtà ? possibile che non vedano le mie inquietudini ? che noia essere sempre considerato buono, gentile, sereno ... sono un così buon attore ? no, non lo sono.

e per finire ... a volte ci si dovrebbe ricordare di quanto effimera sia la nostra presenza qui. Io capisco molto bene tutti quelli che credono nei vari paradisi / reincarnazioni / grandi praterie / ecc ecc ... sono una bella consolazione: qual è l'alternativa ? accettare che oggi ci siamo, e tutto quello che non facciamo / vediamo / conosciamo / ecc è perso per sempre.

devo darmi una mossa. finchè sono in tempo.

buona settimana

Andrea

venerdì 13 gennaio 2012

presidio

ok, niente di tragico. Sarà capitato a molti dover essere di 'presidio' durante il week-end, e a volte capita anche a me.
In effetti si tratta di presidio 'telefonico', quindi devo solo tenere un cellulare acceso in certe ore domani e domenica. Non mi lamento, c'è di peggio.
Però ... che cosa dovrei 'presidiare' ? tecnicamente, ci sono veramente poche cose da fare a meno di incendi, alluvioni, terremoti ... e in questi casi risolverei ben poco con il mio bel cellulare acceso.
Allora di cosa si tratta ? per cosa mi telefoneranno ? perchè la direzione è contenta che ci sia questo presidio ? La risposta non ha molto a che fare con l'informatica, ma più con la psicologia / psicanalisi / ecc ...
Ovviamente io non sono psicologo / psicanalista / psicoterapeuta / ecc , però ho lo stesso una risposta, e ovviamente ve la scrivo (tanto non frega niente a nessuno, che sia giusta o sbagliata)
Questo tipo di cose servono a tranquillizzare, a rassicurare, in sintesi sono una specie di alibi; non importa che i 'problemi' segnalati siano tutto fuorchè problemi informatici / blocchi di sistema / ecc ecc ... se mi chiameranno io ascolterò con pazienza tutti i dettagli della questione, farò un paio di domande rassicuranti e alla fine premerò quel semplice bottone che tutto risolve. Quel bottone in bella vista, che tutti conoscono, che tutti usano ogni giorno , che tutti sanno di dover usare ma che (talvolta) è troppo arduo da affrontare.

Dovevo fare il confessore. Lo aggiungerò sul CV alla voce 'aspirazioni'.

buon week-end

Andrea

venerdì 4 novembre 2011

ciambelle col buco (idea geniale 5)

questa mattina avevo da fare; ne ho approfittato per prendere tutto il giorno di ferie, per avere il pomeriggio da destinare a fare due passi a Padova e vedere delle cose interessanti. Addirittura mi ero già preparato il 'percorso' ottimizzato per andare in tutti i posti necessari nei tempi previsti, ero riuscito persino a incastrare nel percorso il mio bar preferito per il caffè di rito.

Piove. Cazzo.

Andrea

giovedì 25 agosto 2011

titolo (2)

ok, non ho scoperto niente; già lo sapevo che non sono il tipo che si circonda di persone giusto per avere qualcuno attorno anzi, avere troppo gente in giro non mi entusiasma. Il motivo ? è presto detto; non mi capitano spesso persone che mi piacciano sul serio, figuriamoci se mi succede di trovarne molte e tutte assieme. Certo, esiste un prezzo da pagare per questo: ma io lo so bene, ed è una scelta fatta molti anni fa , scelta di cui sono ancora convinto. Può essere un problema a volte, e di sicuro può essere una linea difficile da seguire ... però può valerne la pena (ne sono convinto)

Però mi domando come facciano gli altri / altre . Conoscono tutta questa gente, escono in comitiva, hanno un sacco di amici / amiche, vanno in ferie sempre con gente diversa ... ma perchè ? perchè tornano dalle ferie incazzati neri o anche solo delusi e annoiati ? però è la stessa cosa che gli è capitata l'anno scorso, ed è la stessa cosa che gli capiterà il prossimo anno ?

A me va bene: sono stronzo, snob, ecc ecc ... ma cosa succede a NON essere snob, cosa capita a chi va d'accordo con tutti/e ? come se la passa chi non allontana le persone che (fondalmentalmente) non sopporta ?

Qual è la cosa giusta da fare ? ok, non lo so io, ma non lo sanno nemmeno loro, questo è sicuro.

alla prox

Andrea
PS: ho deciso che quando non so che titolo mettere per il mio post ... pazienza, che ci posso fare ? a volte finisco per mettterci più tempo per decidere il titolo che per il post !



domenica 21 agosto 2011

per una sola volta

avete presente quando una persona ha voglia di parlare con un altra persona ? per confidarsi, per avere un consiglio o un opinione, una chiave di lettura o anche un semplice punto di vista ? ecco, è da sempre che a me capita di essere quello dall'altra parte; quello che ascolta silenzioso, sorride e si stupisce, si rammarica e si rincuora ... e cose di questo tipo. Mi è sempre capitato, diciamo dai 25 anni in poi (ora ho passato i 40). All'inizio mi sorprendevo sempre, poi ho un po' accettato la cosa pure senza sapere realmente il perchè capitasse proprio a me. Non sono mai entrato veramente nella parte, probabilmente solo perchè non condivido molto questa idea di appoggiarsi così tanto a un altra persona specialmente per le questioni emotive (a meno di non essere fidanzati).

Questa volta è toccato a me, o almeno ci ho provato :-) ci sono alcuni Amici (curiosamente 2 uomini e 2 donne, ma è solo un caso ... non ci sono legami tra i 4) a cui ho raccontato di tutto e di più, e loro hanno sempre fatto lo stesso con me. Ma questa volta non si trattava solo di 'raccontare', ma si trattava di .... insomma, questa volta ero io a cercare il 'saggio consiglio'. Ha funzionato, e comunque i miei amici e le mie amiche non mi hanno deluso, e mi sono state molto vicine. La meraviglia per me è stata vedere le loro facce inizialmente ... sorprese, molto sorprese ... addirittura incredule; naturalmente abbiamo anche parlato di questo, e la spiegazione è più o meno riassuno dall'inizio di questo mio post.

Ora ... io effettivamente sono sicuro di me, io penso di conoscermi bene, e penso di sapermi muovere in mezzo alla gente, riesco a vedere molti dettagli e sfumature, e via di questo passo; tuttavia sono anche convinto di essere abbastanza riservato, e di sicuro non ostento queste mie sicurezze e la mia sicurezza. O almeno pensavo. La reazione di queste persone che mi conoscono molto bene (eccome !) mi fa dubitare un po' , e se loro mi vedono così al punto da stupirsi se per una volta cambio atteggiamento, come mi vedono in realtà le altre persone , quelle che mi conoscono solo in superfice, quelle a cui non posso certo parlare con sincerità e da cui non posso certo aspettarmi grandi confidenze ? io non sono affatto cosi sicuro di me, o almeno non lo sono sempre, e si sicuro non lo sono su tutto : possibile che questa cosa non si noti ?

Questo è qualcosa su cui lavorare, lo farò anzi, ho già iniziato da qualche settimana (solo che me ne rendo conto solo adesso).

buona domenica

Andrea

mercoledì 17 agosto 2011

mercoledi sera

di solito sono cose che guardo da lontano. La gente che si affolla con un bicchiere in mano, con dentro qualcosa che noi chiamiamo 'spritz', altri aperitivo, e altri lo chiameranno in un modo ancora diverso, ma è solo un pretesto per vedersi con altre persone, per stare fuori, per ritardare il rientro a casa. E non importa da chi o da cosa si sfugga: moglie, marito, fratelli o sorelle, fidanzato o fidanzata, casa o appartamento, genitori e prole ... il pretesto è proprio quello.

Li guardi, li ascolti, e ti chiedi "ma si stanno divertendo?" il dubbio ti viene se fai la cosa più facile che ci sia ovvero te ne stai zitto e ascolti (non per tutti è così facile anzi, alcuni non ci riescono proprio ... purtroppo per loro e per noi che dobbiamo ascoltare). E allora li senti mentre ... parlano no, non va bene; blaterano, fanno rumore, non fanno nemmeno finta di ascoltare , non recitano nemmeno la parte di chi ascolti qualcosa anche con un minimo di interesse. E solo un modo per riempire il silenzio. perchè la gente ha paura del silenzio ? perchè la gente teme come la morte la solitudine ? forse perchè l'ha provata e l'ha trovata orribile e insopportabile ?

In realtà non siamo mai soli, non siamo mai in silenzio, c'è sempre qualcuno che ci fa compagnia, che ci parla e che (questo è già più difficile) ci ascolta persino. Perchè così in tanti non sopportano di stare in compagnia di loro stessi ? cosa temono di scoprire ? cosa temono di sentire ? e allora via con le compagnie, con la musica nelle cuffie, con le chiacchere infinite, con il cellulare sempre in attività. Tutto questo rumore per tentare di allontanare ... chi o che cosa ? nemmenol o sanno, tanto ne restano distanti.

buona serata

Andrea

sabato 6 agosto 2011

pensando ...

... e ripensando a quanto mi è successo, un po' alla volta ho fatto chiarezza ... non ringrazierò mai abbastanza i miei amici e le mie amiche per questo (all'ninizio scioccati nel vedermi in versione 'sono triste, ho bisogno di parlare' ... non c'erano precedenti in tanti anni).

L'anno scorso ho fatto un intervento in ospedale; niente di serio, sono ben altre le cose gravi (era solo un problema ai denti) però ... mi ha spaventato. Volevo farlo, l'ho fatto e ho fatto anche tutti i lavori necessari dal dentista (non sono tranquillo nemmeno per una semplice pulizia ai denti). Tutto finito, sono molto contento.

Però mi è rimasto 'dentro' lo spavento per l'intervento, mentre si avvicinava il giorno dell'appuntamento; ci ho messo del tempo a realizzare cosa c'era che non andava, cos'era cambiato in me ... in effetti l'ho realizzato solo in queste settimane. Per la prima volta (a memoria) mi sono sentito 'debole', non abbastanza 'forte', non abbastanza 'sicuro' di me stesso. E mi porto ancora dietro questa sensazione, e non posso cacciarla. Cavoli, non mi piaccio per niente in questa nuova 'versione' ...

Per adesso sono riuscito a scriverlo.

Andrea

martedì 2 agosto 2011

rallentare un po'

forse è ora, forse è il momento. A volte è il momento giusto . Alla fine, a che può servire continuare a correre ? certo, potrebbe sembrare la cosa più naturale del mondo: quando tutti e tutte ti considerano giusto / brillante / intelligente / "qualsiasi altra stronzata di questo tipo", perchè mai avrei dovuto fermarmi a dire qualcosa del tipo "hey, non è vero ! sono solo uno che chiacchera un po' troppo e che a volte spende troppo per l'abbigliamento' [magari sono parecchio cazzuto come programmatore, ma quello non frega niente a nessuno :-)]

ma alla fine arriva il momento, cavoli se arriva. E allora si scopre quanto sia più facile dedicare le proprie energie a cose diverse dal mostrarsi come non siamo, da recitare la parte che non ci appartiene; anche se funziona, non fa differenza: la maggior parte delle persone a cui queste energie vengono dirette in realtà ci sono indifferenti o comunque lontane (affettivamente, intendo). Riassunto: chi diavolo se ne infischia dell'opinione degli estranei.

Piano, molto più piano; c'è più tempo per pensare, per valutare, per rivalutare, per calibrare le proprie emozioni, per ... un sacco di cose. C'è più tempo

buona serata

Andrea

venerdì 29 luglio 2011

ci sono alcune cose che funzionano, anche se non sai il perchè; ad esempio studiare ad alta voce ha sempre funzionato per me, anche parlare ad alta voce, riflettere, fare chiarezza .... sembra di riordinre le idee, sembra di poter estrarre più facilmente il vero significato, come se fosse più facile isolare i concetti dal turbine dei pensieri. Perchè ? non so lo, non l'ho mai saputo.

Anche tenere un blog funziona. Anche qui, il vero valore aggiunto è andare a rileggersi i post scritti anche solo poco tempo prima; addirittura mi capita di rileggere lemie vecchie emozioni su un argomento e trovarle di grande aiuto per comprendere (magari) altri fatti non trattati direttamente nel post. anche in questo caso, non so perchè funziona ma ... funziona.

Anche parlare con qualcuno funziona. Qui è un po' più complicato: è facile accedere al blog pr scrivere un post ed è anche facile piazzarsi nella propria stanza (magari senza troppa gente attorno) e studiare ad alta voce ... non basta un 'qualcuno/a' a caso, ci vuole la persona giusta. Fortunatamente 'ho' delle persone con cui farlo, e ieri sera ero a cena con una di queste.

E' una sensazione stranissima o almeno lo è per me: mentre riordino i pezzi, ripenso e rivaluto un po' di eventi, rifletto sulle cose fatte e dette , sulle emozioni provate ... mi sembra quasi di vedere la vita di un altra persona, come se fossi un osservatore esterno che prende appunti. E mi fa bene, anche se non so il perchè. Mi fa proprio bene. Sto crescendo :-)

buon week-end

Andrea



venerdì 22 luglio 2011

un sacco di cose

ma alla fine, che cosa cerchiamo ? a volte me lo chiedo, in certi periodi più spesso di altri . e' un po' buffo quello che accade in qualsiasi tipo di organizzazione: lavoro, palestra, gruppo, club di appassionati di qualcosa ... alla fine non siamo tutti li a cercare la nostra affermazione ? che non è propriamente (o non è necessariamente) aver ragione , dominare, ecc ... è più la ricerca di un ruolo. Se faccio un breve riepilogo di tutti (almeno una parte di quelli che ricordo) i ' gruppi' di persone con cui abbia mai avuto a che fare, inevitabilmente mi viene in mente il / la simpatica, il/la scontrosa, il / la timida, il / la chiaccherona ... e via così. Dico sul serio, riesco a ricordare alcune facce di persone di cui non ricordo niente altro se non (ad esempio) la 'chiacchera' in classe al corso per diventare istuttore di nuoto (credo nel 1990 ... dovrei cercare la tessera ma non sbaglio di molto).

Probabilmente mi serve uno stato d'animo particolare per notarlo; la sensazione di essere 'fuori', o meglio 'distaccato' dagli altri sul posto di lavoro può essere uno di questi stati d'animo. Visto che è quanto sto vivendo in questi giorni, mi sembra quasi di poter vedere la situazione 'dall'esterno' come se non mi riguardasse, come se fossero faccende altrui. Non è vero, e comunque è solo una situazione temporanea . però fa effetto.

Più avanti mi chiederò 'e qual è il mio -ruolo- ?' ci penserò.

buona serata

mercoledì 20 luglio 2011

ci mancava il cellulare nuovo

certo, quando ho preso il mio fighissimo HTC pensavo alla fotocamera, al navigatore, a questo e a quello ... il mio cell di prima (motorola) non ne teneva molti in memoria (veramente pochi a dire il vero) e mi capitava spessissimo di cancellare i vecchi sms, altrimenti proprio non riuscivo a scriverne di nuovi. Quante volte ho brontolato con me stesso per questa seccatura.

Naturalmente mi sbagliavo

Ettipareva che proprio oggi mi metto a scorrere le vecchie conversazioni per scovare un indirizzo di un posto, e all'improvviso becco la conversazione ... quella che non vorrei rileggere, quella a cui pensavo di meno ? certo che si. Ci sono proprio tutti, dal primo messaggio che ci siamo scambiati, il'orario per il primo appuntamento, ... tutti. E dico proprio tutti. E allora il (tenue) pensiero mi sarà pure venuto, una cosa del tipo 'a che serve, chiudo e cancello tutto' ma è durato meno di un secondo. Me li sono riletti tutti, tanto in treno c'è tempo. Risultato ? be ... quasi quasi rimpiango il vecchio cell, almeno dovevo per forza cancellare le tracce :-)

Però non è male rileggersi, quasi quasi è come rileggere 'a freddo' un diario, o delle pagine di un blog.

Andrea







domenica 17 luglio 2011

questa volta a me

di solito tocca a me ascoltare mentre altri ( amici, amiche, fidanzate) mi raccontano cose, mi chiedono un opinione o addirittura un consiglio. Ieri sera invece è toccato a me, con una delle mie più care amiche; per carità, non durante il cinema, ma mentre eravamo in macchina, quando siamo andati a mangiare qualcosa dopo il film, mentre tornavamo a casa.
Che c'è di strano ? è che lo faccio raramente ... invece ieri sera mi è venuto così spontaneo, così facilmente. Mi son sentito bene, anche solo parlarne ad alta voce invece di pensare e rimuginare e riflettere ! Povera la mia amica Antonella, credo che all'inizio fosse talmente sorpresa ! credo sia la prima volta che le racconto di me, anzi, ne sono sicuro ... o almeno non le avevo mai raccontato di me in versione "sconfitto e bisognoso di aiuto".
Però sono felice di averlo fatto; mi sono sempre lamentato dell'immagine che trasmettevo all'esterno (sicuro di me, carattere, certezze, senza tempo da perdere) ... immagine che puntualmente chi mi conosceva poi da vicino scopriva non corrispondere al vero. Io non sono così: forse lo ero una vita fa, ma le cose cambiano ... però devo ammettere a me stesso (ho dovuto passare i 40 per farlo !!) che io non facevo altro che alimentare questa 'maschera'. Involontariamente ? certo. Volutamente ? anche.


buona domenica a voi

Andrea
PS: questo blog funziona ... cavoli se funziona.

mercoledì 13 luglio 2011

ciao

dai Betty, anche tu a cosa pensavi lunedi quando ci siamo beccati alla macchinetta del caffè ? non ti ha fatto strano quel 'ciao' freddo e impersonale che si siamo scambiati ? io ho pensato a un sacco di cose, ma ho fatto di tutto per nasconderle. e magari ci sono riuscito ... si , ci sono riuscito, e comunque sia, ci sei riuscita anche tu. di sicuro a entrambi sarà venuta in mente qualche parolaccia :-) o magari un augurio del tipo 'che ti vada di traverso il caffè, e che ti scotti la lingua così non parli più per un pezzo', e altre cose amichevoli come queste :-)
però l'abbiamo fatto: niente sguardi cattivi, niente frasette ad effetto, niente di niente; siamo persone mature, adulte e responsabili (che serie di cazzate che ho scritto!) e quindi sappiamo come comportarci. Poi ci siamo beccati un tot di volte, non è stato facile .. almeno per me ; per te non lo so, probabilmente non te lo chiederò mai.
Martedi è già andata meglio
Oggi ci siamo anche sorrisi, persino 2 parole abbiamo scambiato. Cavoli, è quasi spaventevole la consapevolezza con cui ci guardiamo negli occhi, vero ? non succederà mai più, siamo troppo orgogliosi e ci siamo feriti un po' troppo a vicenda. Però un sorriso fa sempre piacere, e se ti conosco bene, fa piacere anche a te. Dai che fuori c'è il sole, e restare arrabbiati non fa bene (a me fa male di sicuro). Meglio un sorriso; non ci scambieremo mai niente altro (spero tu abbia cancellato le e-mail, con outlook non ci hai mai azzeccato!), ma va bene così.

Per carità, non sono guarito; però è passata.

Andrea



sabato 9 luglio 2011

non è così difficile

il fatto è che certe volte ti sembra proprio di percefire la sconfitta, la delusione; ed è facile cadere nel tranello, una sorta di circolo vizioso in cui continui a pensare all'accaduto chiedendoti i come e i perchè, però non fai altro che pensarci e ripensarci .... e alla fine non è altro che rivivere in continuazione quei momenti e quelle sensazioni che vorresti dimenticare.

E allora c'è una sola cosa da fare: muoversi. La fuori c'è un mondo intero, che ci faccio a casa, servirà a qualcosa ? no. E allora via, basta mettere un po' il naso fuori ed è facile passare una bella serata, meglio 2. E già che c'ero, sono persino andato un po' più lontano del soilto giusto per trovare un amico in vacanza con i bimbi: sfidando il traffico di Jesolo (e non è poco!) , passando una bella serata, sono stato persino in spiaggia, e sono tornato a casa tardi come non mi capitava da una vita.

Ho notato solo oggi, poco prima di scrivere questo post, che non ho pensato a lei nemmeno una volta. Sarà buffo rivederla lunedi, credo mi apparirà come una delle tante altre, niente di più e niente di meno. E il suo saluto, i suoi sorrisi, e le sue affettuosità appariranno come qualcosa di lontano: come fossero una fotografica o un quadro: belli da vedere, ma niente di più.

anche se è già cominciato, buon week-end a tutti/e

Andrea

martedì 5 luglio 2011

e poi ci si rialza

ma nel frattempo ? . Non so se faccia più male la ferita al cuore o quella all'amor-proprio. Dura essere rifiutati scaricati / mollati / ecc. Cavoli se è dura ...

Andrea

domenica 3 luglio 2011

titolo

al diavolo il titolo per il post, nn so mai cosa mettere.
Il fatto è che mi stavo chiedendo ... un sacco di cose, ma non mi interesano le risposte. A volte la verità e li davanti, aspetta solo di essere vista. Io (a parte il lavoro) ho troppo timore di mettermi in discussione, ecco la verità. Ecco perchè me ne sto prudente, e con le donne mi scopro un po' alla volta, senza colpi di testa; e invece questa volta ... accidenti a me !
Eppure non dovrebbe essere così; che cazzo, mi faccio mettere in discussione da una (siamo usciti 4 volte) che conosco appena ? non dovrei essere comunque abbastanza sicuro di me, sicuro di quello che faccio e di come mi presento ? certo che dovrei. E non dovrei dirle di andarsene al diavolo e di tornare a uscire con quei 4 sfigati che frequenta di solito, brutti come il peccato e vestiti peggio ? certo che dovrei.

però questa volta no.

buona domenica (per chi può)

Andrea

giovedì 30 giugno 2011

30 giugno

non è una data particolare, rappresenta solo la fine dei primi 6 mesi dell'anno. Ma non è questo il punto. Il fatto è che il tempo mi sta scappando di mano, mi sta sfuggendo, mi sorpassa e mi lascia indietro. Non so perchè, ma in certi periodi (ad esempio ... questo) ho veramente la sensazione del tempo che mi scorre davanti agli occhi senza averlo vissuto, senza averlo assaporato,senza niente che un domani possa farmi pensare qualcosa del tipo "però, mi ricordo quella volta che ecc ecc".

Va tutto storto ? naturalmente no, però ammetto che c'è solo una cosa che riesco a far funzionare: il lavoro. Tutto il resto ... non dico nemmeno che va male, che non va come dovrebbe: semplicemente non va, non c'è, non esiste. Non riesco a uscire dal mio guscio, dalla mia sfera ben costruita e piena di ovatta (per evitare di soffrire nel caso di urti violenti); se continuo a fare le stesse cose con le stesse persone negli stessi posti allora è ok, ma non riesco a fare niente di più.

E lo vorrei, mi servirebbe come l'aria che respiro ... ma non ci riesco.

Eppure c'è gente in giro: possibile che non mi piaccia nessuno ? possibile che io non piaccia a nessuno ?

Andrea (un po' più triste del solito)
PS: cavoli, da sempre leggo che tenere un blog (una volta si teneva un diario) serve quando vai a rileggerti i post appena scritti: questa è la prima volta che mi capita, non l'avrei mai detto. Chiaro, non ho risolto una mazza, però ... forse mi sento un po' meglio ora che l'ho scritto

lunedì 27 giugno 2011

è più facile ?

capita di uscire con una che ... non sapresti come definire e (peggio) non sapresti nemmeno dire se ti piace o no, se ti interessa o no, se almeno ti sta simpatica o no; può succedere (a me succede spesso, ma questo è un altro discorso) e non è un dramma. Certo ci sono molti svantaggi, ma ci sono anche dei vantaggi: e qual è il vantaggio più importante o quello che li riassume tutti ? che fondalmentalmente te ne importa zero. Vai a fare 2 passi e tu rallenti per guardare qualcosa e lei accelera perchè non vuole fermarsi ? e chissenefrega, tornerà indietro. Vuoi andare a cena in un posto che ti piace molto ? prenoti senza pensarci troppo, se a lei proprio non piace ... pazienza, la prossima volta organizzerà lei. Noti solo un secondo prima di tornare a dormire a casa tua che lei ti aveva scritto un sms appena l'hai accompagnata a casa sua ? pazienza, le risponderai il giorno dopo.

Bella la vita, vero o no ? e infatti non può durare, e infatti non dura. E alla fine arriva quella che .... quella per cui ... proprio lei ... e allora ti sa tutto (e dico tutto) a cuore: mi ha salutato con un sorriso un po' più scarno del solito, che vorrà dire ? stasera è vestita più trasandata delle altre volte, come mai ? mi ha scritto un sms ben 30 minuti fa e io non l'avevo notato ! ora mi tocca risponderle in ritardo, aggiungerò che stavo sotto la doccia / batteria scarica / finito i soldi / avevo l'idraulico in casa ...

Possibile che tutte questi dettagli insignificanti di una che conoscevo appena fino a pochi mesi fa ora acquistino tutta questa importanza ? possibile che la sua approvazione di quello che faccio / dico / accenno / ecc sia di colpo così importante ? è possibile si, eccome se è possibile.

E quindi, tornando al discorso di prima ... certo, è molto più facile.

buona serata a tutti/e

Andrea

venerdì 10 giugno 2011

il resto te lo dirò

Un solo messaggio per essere felice ? a volte si. Non ci speravo, non ci speravo
quasi più ... magari lo sapevi fin da lunedi, l'avevi deciso da giorni, ma hai aspettato questa mattina (prima di andare al lavoro, visto l'orario del tuo SMS) per dirmi di vederci sabato :-)
Cosa posso dirti ? certo che ti rispondo subito per dirti "OK", ma ci sarebbe dell'altro; è da sabato sera quando ci siamo salutati che speravo di rivederti, è da quando ti conosco che mi sembra di non passare abbastanza tempo insieme, è da quando ho iniziato a conoscerti meglio che mi sembra sempre di conoscerti troppo poco, è da quando passiamo del tempo assieme che mi manca il tempo passato con te.
Te lo dirò, verrà il momento, per adesso ci vediamo sabato

Andrea

lunedì 30 maggio 2011

com'è andata ?

chissà com'è andata ? cioè ... com'è stata per te ? ci siamo incontrati, siamo andati in pizzeria e poi a fare una bella passeggiata a Padova con il pavè un po' difficile per te a causa dei tacchi (non molto alti, dio ti ringrazio). Quanto abbiamo chiaccherato: di ferie, di passioni, di scuola, e di tutto quello che ci veniva in mente; più di una volta ho pensato di riconoscerre nei tuoi occhi la curiosità di sapere, di conoscermi meglio.
Ma alla fine, quando ci siamo salutati ... cos'hai pensato ? chissà se hai ripensato alla serata mentre tornavi a casa in automobile. Di sicuro ci avrai pensato, ma avrai realizato quanto mi piacesse stare con te ? l'avrai notato che non era solo un altro appuntamento per me, uno dei tanti con le tante single in giro ? si, io penso di si ... anzi ne sono sicuro. E per te, che appuntamento è stato ? me lo dirai ? presto ?

si, lo farai

Andrea