mercoledì 17 agosto 2011

mercoledi sera

di solito sono cose che guardo da lontano. La gente che si affolla con un bicchiere in mano, con dentro qualcosa che noi chiamiamo 'spritz', altri aperitivo, e altri lo chiameranno in un modo ancora diverso, ma è solo un pretesto per vedersi con altre persone, per stare fuori, per ritardare il rientro a casa. E non importa da chi o da cosa si sfugga: moglie, marito, fratelli o sorelle, fidanzato o fidanzata, casa o appartamento, genitori e prole ... il pretesto è proprio quello.

Li guardi, li ascolti, e ti chiedi "ma si stanno divertendo?" il dubbio ti viene se fai la cosa più facile che ci sia ovvero te ne stai zitto e ascolti (non per tutti è così facile anzi, alcuni non ci riescono proprio ... purtroppo per loro e per noi che dobbiamo ascoltare). E allora li senti mentre ... parlano no, non va bene; blaterano, fanno rumore, non fanno nemmeno finta di ascoltare , non recitano nemmeno la parte di chi ascolti qualcosa anche con un minimo di interesse. E solo un modo per riempire il silenzio. perchè la gente ha paura del silenzio ? perchè la gente teme come la morte la solitudine ? forse perchè l'ha provata e l'ha trovata orribile e insopportabile ?

In realtà non siamo mai soli, non siamo mai in silenzio, c'è sempre qualcuno che ci fa compagnia, che ci parla e che (questo è già più difficile) ci ascolta persino. Perchè così in tanti non sopportano di stare in compagnia di loro stessi ? cosa temono di scoprire ? cosa temono di sentire ? e allora via con le compagnie, con la musica nelle cuffie, con le chiacchere infinite, con il cellulare sempre in attività. Tutto questo rumore per tentare di allontanare ... chi o che cosa ? nemmenol o sanno, tanto ne restano distanti.

buona serata

Andrea

2 commenti:

andima ha detto...

bel post, io stasera ero ad un aperitivo dopo lavoro ma mi son immerso in questo post e mi son visto dal di fuori, per un attimo.

Zax (Andrea) ha detto...

ciao Andima :-)

più o meno mi è capitato lo stesso poco prima di scriverlo.

alla prox