domenica 5 luglio 2009

è tempo delle scelte

un paio di commenti ricevuti hanno suggerito alcune riflessioni, se si possono chiamare riflessioni.

C'è una grande verità per quanto riguarda me e la mia idea di Londra: cercare le motivazioni che mi spingono a partire o a rimanere ... in realtà mi spaventa un po'. E questo succede perchè tra le motivazioni che mi spingono a rimanere, qual è la più forte ? il lavoro. Non i sentimenti, ho finito la mia ultima relazione 2 anni fa e non ce ne sono all'orizzonte (e non le sto cercando nemmeno); non la casa ... francamente ho preso l'appartamento più grande che ho potuto permettermi, ma proprio no la sento come 'casa', o almeno non mi da la stessa sensazione di quando torno a casa dei miei dove ho vissuto per 35 anni , specialmente quando entro nella mia ex-camera che il mio
(caro) fratellino ha trasformato a suo piacimento ... non ne parliamo grrrr :-) Non le amicizie (purtroppo): ho mantenuto qualche amicizia di quelle 'originali' ma sono poche e comunque ci vediamo ogni tanto. Ho delle nuove amicizie, ma non sono niente di che ... sempre legate a qualcosa di particolare (lavoro, sport) ... nessuna mi entusiasma, non ne sento la mancanza quando finiscono, e non mi mancheranno quando (e se) sarò lontano.

E cosa resta ? il lavoro, appunto. L'unica cosa che mi tiene qui, di cui mi importa veramente, è il lavoro. Attenzione: io non sono ricco di famiglia, e le mie cose (casa, macchina, vestiti, ferie, ecc ecc) arrivano tutte dal mio stipendio, e niente altro. Si tratta di ripartire da zero ? no, certo che no: però ripartire da un po' più in basso si, questo è certo ... Verrebbe da dire "Andrea, sei in trappola"

ci ritorno presto su questo argomento,

buona domenica

Andrea



2 commenti:

andima ha detto...

quindi se trovassi lavoro da li', voglio dire, se ti chiamarebbero per un colloquio di lavoro (che debba stimolarti ovviamente) e poi mancherebbe soltanto la tua firma, a quel punto, lasceresti tutto?
Quanto tempo spendi ogni giorno cercando lavoro a Londra?
Ti dico questo perche' quando ero a Dublino, per due mesi ho passato almeno un'ora al giorno cercando lavori a Bruxelles e alla fine dopo 8 chiamate, 3 colloqui, ho trovato quello che cercavo. Ma ho capito una cosa fondamentale: trovare lavoro e' esso stesso un lavoro; e' un'attivita' che impiega tempo, impegno, sacrifici (eheheh si' proprio sacrifici, tipo io feci un colloquio telefonico sotto la neve perche' non potevo parlare in azienda e dovetti uscir fuori nel parcheggio e.. quel giorno nevicava a Dublino :S).

Zax (Andrea) ha detto...

Si certo, se mi avessere chiamato dopo i colloqui sarei andato di sicuro. Ho cercato lavoro ottobre e novembre 2008 + febbraio marzo 2009; ho fatto diversi colloqui telefonici, anche più di uno con alcuni recruiter ... ma poi non mi hanno preso. Ci ho pensato, e ho deciso di aspettare tempi più proficui (potrebbe finire la crisi in UK, potrei migliorare il mio inglese, entrambe le cose) .
Concordo con quanto dici, cercare lavoro e quasi un lavoro! ricordo che dedicavo più di una sera a settimana a selezionare le offerte e a mandare il mio CV, e anch'io uscivo di corsa dall'ufficio per non far sentire ai colleghi la conversazione hehehe ...
Simpatico l'aneddoto sulla neve, a me ne è capitato uno un po' più 'strano': stavo tornando a casa dal lavoro, era già buio ed ero in macchina quando mi squilla il cell inglese. Rispondo, un attimo di convenevoli e poi gli chiedo un attimo mentre cerco un posto per accostare l'auto; riconosco uno spiazzo abbastanza grande e mi ci fiondo, spengo l'auto e iniziamo. Mentre sto spiegando al telefono quanto sono bravo con TSQL e affini (hehehe) mi rendo conto di dove ho parcheggiato l'auto: è una stradina vicina a un argine che porta a una (presunta) zona dove si incontrano le coppie ... gay !!!
Prova a immaginarti la situazione: il tizio al tel. che mi fa mille domande (in inglese of course) e io che sto attendo a rispondere nel modo migliore (tecnicamente e in inglese) e contemporaneamente tengo d'occhio ogni macchina che mi passa vicino nel timore che ... !!!!!!!

Probabilmente il recruiter avrà pensato 'questo tizio mi sembra un po' nervoso', ma forse non immaginava nemmeno il perchè :-)

keep in touch

Andrea