mercoledì 27 luglio 2011

parole, parole, parole

vorrei trovare un modo per contare quante parole si dicono e si ascoltano ogni giorno. Non saprei dire quante, penso che il numero potrebbe sorprendere. Da quando mi sveglio, silenzio totale (tranne i miei passi nel parquet) fino alla stazione dei treni, poi qualche saluto di circostanza. Se prendo un caffè quando arrivo alla stazione dei treni a Venezia, dico 'caffè' alla cassiera e 'grazie' quando mi da lo scontrino.
Al lavoro si inizia con i vari 'buongiorno' o con i 'ciao' in ragione del grado di amicizia / gerarchico di chi incontri fino a quando raggiungo l'ufficio. Con i colleghi inizia la vera conversazione (nel senso di 'tanta'). Poi ci sono le varie faccende 'lavorative, telefonate, ecc ecc ... Avanti così fino a sera: unica variante in pausa pranzo (con l'unico collega disposto a NON parlare di lavoro in pausa) quando capita, a volte torno subito in ufficio vuoto (gli altri sono a mangiare) e mi godo il silenzio. A volte scendo giù e faccio due passi, incontro sempre la tipa che legge sempre libri diversi anche lei facendo due passi, e quindi anche con lei 'ciao' , 'che libro stai leggendo', e poco altro.
Torno a casa la sera, e se non esco (come stasera, ma anche altre sere) silenzio totale, a parte qualche eventuale telefonata (molto scarne del resto, non mi piace parlare al telefono e quindi si tratta di qualcosa del tipo 'dove, quando, si, no'). Se invece esco, allora il vocabolario si arrichisce un tot ... per fortuna.
Quante parole saranno ? quale sarà la più ripetuta ? magari un giorno lo scoprirò. Ma il passo successivo sarebbe chiedersi quante di queste parole fossero veramente indispensabili, corrette, con il significato previsto, utili allo scambio di informazioni: questa si sarebbe una info da ricercare.
Togliamo tutto quello che si fa per 'circostanza', tutto quello a cui non possiamo sottrarci, tutte quelle parole destiante a spiegare e rispiegare sempre le stesse cose, tutte le parole non necessarie ma che servono solo a dimostrare stati d'animo o emozioni ... ma che niente hanno a che fare con l'argomento dibattuto. Cosa resterebbe ?

Sarebbe bello poter fare un filtro, e dire / ascoltare solo le parole con un significato, una importanza, uno scopo; molto difficile da fare, ma che silenzio ci sarebbe ... e invece tutti parlano parlano parlano ...

Non sarà che tutte le parole in circolo servono solo a coprire il silenzio di cui molta gente ha terrore ?

buonanotte

Andrea

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