venerdì 31 luglio 2009

chi siamo e dove andiamo

è non è certo il problema, stare qui a bere succo d'arancia davanti al PC. Ovvero, il problema è o dovrebbe essere 'dove altro dovrei

stare, invece che a casa mia ? con chi altro dovrei essere stasera invece che da solo ?' A volte mi pongo queste domande, sempre le stesse: e le risposte ? anche loro sempre noiosamente uguali. Le famose (famose?) domande 'chi siamo, dove andiamo' nel mio caso sono approprioate e contemporaneamente ( e comunque) retoriche.

Chi siamo ? la prima risposta che mi viene in mente potrebbe essere 'vuoi il mio CV' ? adesso direte 'è tutto qui, sei solo una pagina di skill distribuiti in un foglio bianco A4?' be, perchè no ? alla fine, è l'unica parte di me stesso di cui sono sicuro (più o meno), la parte di me che posso proporre agli altri e su cui posso contare, l'unica per cui le reazioni che incuto al prossimo siano più o meno prevedibili.

C'è anche dell'altro ? certo che c'è, eccome se c'è; però è tutto da vedere se
a) io sono disposto a mostrarlo in giro
b) se gli altri apprezzano quello che ho da dare / dire.
E quindi, a parte il CV, chi sono/siamo ? siamo estranei circondati da altri estranei ? può essere . Chi sono gli altri per me, e chi sono io per tutti gli altri ? cosa mi aspetto dagli altri, e cosa si aspettano gli altri da me ? cosa cerchiamo (cerco) ? accondiscendenza e approvazione, giusto per avere un po' di sicurezza ? giusto per sentirsi un po' meno soli ? per avere una lista di persone che ti chiamano al cell ?

Con il CV è tutto molto più facile, c'è una lista di cose scritte, ti assumono, fai quello che hai scritto a volte bene e a volte velocemente (addirittura a volte entrambe le cose hahaha) e in cambio becchi lo stipendio. E' facile in questo caso, esiste un copione e se riesci a aseguirlo tutto fila liscio. Il difficile è quando non si usa il CV, ovvero in tutti gli altri casi, ed è qui che son dolori. E son dolori perchè non c'è una -to do list- da seguire, ma le aspettative (motivate o meno) comunque esistono. Ed ecco che dopo un po' emergono le sorprese, i dissapori, le incomprensioni, le delusioni, ecc ecc ... Eppure verrebbe da chiedere "perchè ti aspetti questo da me ? io non sono così " e verrebbe da pensare al tuo lavoro da DBA, chi mai ti chiederebbe di configurare un firewall ?

Difficile, molto difficile: ci vorrebbe anche un altro CV, quello che non porti al lavoro ma da distribuire alle persone che conosci ! allora si che le cose sarebbero facili :-)

buon week-end a tutti

Andrea
PS: ho visto alla fine che avrei dovuto scrivere anche la parte dedicata a 'dove andiamo' , lo farò in un altro post

mercoledì 29 luglio 2009

colloquio (1)

simpatico. Se devo pensare a una parola per descrivere il colloquio di oggi pomeriggio, 'simpatico' è la parola giusta. Come immaginavo, niente di tecnico, solo qualche domanda in merito a quello che faccio, quello che so fare e quello che mi piacerebbe fare. In realtà ho avuto l'impressione che mi stesse guardando, addirittura che gli importasse come rispondevo e non cosa rispondevo. Che dire: ai tipici self-made-man del nord-est ci sono abituato, ho lavorato sempre e solo per tipi così :-) e capisco che si sentano sicuri delle loro capacità di 'selezionatori'; attenzione, non di skill, ma di persone.

Ho fatto una figura anche troppo buona: io (bravino bravino) mi ero anche portato i miei ultimi cedolini, ma non abbiamo parlato assolutamante di soldi, nemmeno di striscio. Gli interessava di più sapere dei miei viaggi a Londra, del fatto che vivo da solo, di cosa penso della 'crisi' e di come gira all'estero, e altre cose così.

Alla fine, una stretta di mano e lui che mi dice 'speriamo di rivederci'. Peccato che ci sia Agosto di mezzo, e mi sa che se ne riparla a settembre ... pazienza. Mi sono detto fin dall'inizio che se va a buon fine, sarà una cosa che inizia in gennaio 2010.

buona serata a tutti

Andrea

domenica 26 luglio 2009

l'incontro

è anche un titolo di una canzone di Guccini , comunque io non scriverò niente di così poetico non ne sono capace. Il fatto è che a Londra ho sempre fatto amicizia con persone straniere, mai con italiani ... fino a giugno. invece, per una volta, ho stretto amicizia con una italiana: siamo andati in centro, per musei, a teatro, al ristorante, praticamente abbiamo passato moltissimi tempo assieme. Ora, la cosa buffa di tuitto questo è che viviamo abbastanza vicini, a 20 Km di strada :-) . Quando ci siamo salutati, ci siamo promessi di continuare a vederci.

Lei è rimasta a Londra più di me,e adesso che lei è tornata ci siamo effettivamente visti pochi giorni fa. Non ero affatto sicuro di come sarebbe andata: un conto è essere in ferie in una grande città, un altro conto è tornare alla solita routine! avremmo avuto di che chiaccherare ? saremmo ancora risultati simpatici l'uno all'altra ?

E' andato tutto bene , veramente una bella serata, bellissimo ritrovarsi 'a casa', ci eeravamo frequentati mentre eravamo entrambi 'turisti'. Siamo scoppiati a ridere quando ho osservato che a noi due non piacevano i ristoranti italiani, e alla fine ci eravamo ritrovati in un ristorante italiano (naturalmente ce lo dicevamo a Londra) ; in più mi ha detto che si trasferirà a Padova a breve, per fare la specialistica e per questioni di (futuro) lavoro. Ma il bello è che anche lei ha in mente di trasferirsi a Londra definitivamente appena finita l'università, per le oppurtunità ecc ecc ...
Francamente, per un neolaureato, credo che si siano buone opportunità li ... se poi parla inglese meglio di me, allora dovrebbe essere fattibile la cosa.

A, beata giovinezza :-) certo che a volte mi viene da pensare 'perchè non ci ho pensato anch'io quando ero più giovane ?' non ci ho pensato pèrchè non era il momento, ecco perchè. E comunque non mi sono annoiato mentre stavo qui, ho fatto ... abbastanza, e non è detto che abbia ancora finito :-)

buona settimana

martedì 21 luglio 2009

e' tempo ...

un colloquio ? Certo , dopo tanti anni che non ne faccio sarà un po' impegnativo. Accidenti, ora che ci penso, ne ho fatti di recente ... in inglese hahaha.

Ma questo sarà diverso: l'italiano lo parlo (grazie al ca..o dirà qualcuno di voi) e quindi il discorso verterà probabilmente sulle questioni tecniche ... forse. Perchè dico forse ? perchè in realtà non ci saranno tecnici al primo colloquio, ma il paio di manager che mi devono (dovrebbero) prendere.
Accidenti, ora che ci penso, mi verrebbe da pensare che i colloqui inglesi non fanno molto testo, e in realtà avrei dovuto mettermi un po' sul mercato, e fare qualche colloquio 'preparatorio' anche con qualche ditta del cavolo, giusto per rompere il ghiaccio. Però non è così: cavoli, non stavo giocando mentre mandavo cv a londra, rispondevo al telefono e via discorrendo ! era tutto maledettamente serio, e ci ho creduto per un bel pezzo (e a dire il vero non ho smesso di crederci del tutto).

Quindi, giù dritto anche questa volta: preparazione all'incontro ? mi farà la barba il giorno prima, quello lo concedo. Nessun problema con l'abbigliamento: il vestito con cravatta non lo metto per due motivi
  1. non lo metto mai, che senso ha presentarmi ingravattato e ingiacchettato solo per il colloquio ? c'è il rischio che si aspettino di vedermi al lavoro sempre vestito così ... vade retro !
  2. attualmente ho solo un vestito 'elegante', ma è troppo 'elegante' ... non posso presentarmi con il vestito di Armani, alto come sono farei sembrare il tutto una sfilata di moda hahaha (viva la modestia)
Quindi, andrò vestito come al solito: naturalmente (chi mi legge da tempo lo sa) ho la presunzione di essere uno vestito bene, meglio di sicuro di tutti quelli addobbati a festa con il tristissimo vestito nero + camicia tinta unita + cravatta (di più non riuscirebbero a fare). Ho già in mente la maglia giusta, i pantaloni giusti e le scarpe giuste ...

E se state pensando "ma guarda te questo che prima di un colloquio pensa al look!!" certo , rispondo io. E che dovrei fare ? studiare in pochi giorni quello che non ho imparato in 20 anni ? prepararmi a fingere di avere il carattere che non ho ? dimostrare l'atteggiamento che non mi appartiene ? inutile , dico io, e addirittura controprocudente.
Naturalmente l'abbigliamento non serve per far colpo sull'intervistatore, ma serve a me, per sentirmi a mio agio. E' tutto quello di cui abbisogno, niente di più e niente di meno.

buona fortuna a me (e a tutti voi)

Andrea
PS: in realtà si farà la prossima settimana, ma mi andava di scrivere il post stasera :-)

venerdì 17 luglio 2009

venerdi

anche questa settimana è finita, e aggiungo: finalmente !!! Verrebbe da dire' è il caldo' ma non è vero, almeno nel mio caso dato che il caldo non mi preoccupa più di tanto. Il buffo è che mentre scrivo e penso a tutto quello che vorrei scrivere, ovvero alla lista di disgrazie che sono capitate, in realtà mi rendo conto che non è successo niente ... o meglio, niente di nuovo. Forse sono talmente rassegnato che il lavoro sia 'così' che non riesco nemmeno più a stupirmi / indignarmi / sorprendermi / arrabbiarmi / metteteci quello che volete.

E in effetti, di che mi lamento ? se do per scontato che le cose funzionino così, perchè mai dovrei
ottenere di meglio ? qualcuno direbbe 'di che ti lamenti, hai esattamente quello che ti spetta e quello che ti aspetti !' e magari è anche vero. Però lo stesso mi domando: possibile che non si riesca mai a stabilire qual è il progetto più importante da seguire ? da dove arrivano gli incarichi 'urgenti' fino a un ora prima sconosciuti a tutti ? possibile che in un momento di emergenza il problema maggiore non sia quello di risolvere il problema ma invece sia quello di tenere tranquilli il mucchio di stronzi rompipalle capace solamente di andare in panico e di fare più danni del previsto ? e i fottuti progetti ex-urgenti che fine fanno ?

qual è il cazzo di valore aggiunto nello spostare il nostro ufficio a fianco del più rumoroso e
chiacchericcio open space aziendale ? perchè nessuno ha detto hai miei 'cari' colleghi che adesso che siamo vicini di ufficio NON significa che ci devono rompere le palle per ogni puttanata ? cosa aspetta il capo a dire al management che siamo già in fottuto ritardo su tutti i cazzi che stanno girando e non possiamo prendere altri impegni ? chi accidenti sta seguendo i 2 nuovi progetti di sta' minchia per cui è stato già ordinato l'hardware ?

perchè i tizi della ditta esterna ,che se sono sottopagati è pure troppo visto quello che sanno fare e visto come lo fanno, devono chiedere allo stronzo che scrive in questo blog se gli fa una cosa così e cosà con SQL per avere la merdosa lista dei miei coglioni che gli serve per non dover fare tutto a mano nel LORO sistema ? perchè me lo chiedono alle 17:40 del venerdi, e perchè io la faccio in 10 minuti ? e perchè quando vado a portargli il file non li vedo e scopro che se ne sono andati affanculo ?

e perchè porca di quella troia oggi pomeriggio abbiamo scoperto casualmente che lo spostamento della filiale è già iniziato e qualche stronzo con velleità manageriali ha pensato bene di staccare PC, stampanti, printer server, antenne e terminali RF che dovevano essere spostati in agosto (cazzo) e sono già qui, messi alla rinfusa in un tot di scatoloni ? chi diavolo ha avuto questa fottuta idea senza chiedere niente ai poveri stronzi del reparto IT che si sono programmati le cazzute ferie proprio in funzione di questo ? chi diavolo potrà rimontare il tutto la prossima settimana ? cosa diavolo verranno a chiedermi lunedi mattina quei poveri stronzi dei miei colleghi della ex-filiale che pensano di trovare le loro postazioni di lavoro e invece troveranno una cippa di niente ?
Ma perchè tutte le cose vengono fatte così a cazzo, e più sono importanti e più a cazzo vengono fatte ?

e per finire ... ma che cazzo ci resto a fare ancora in questa gabbia di matti ???

buon week-end a tutti

Andrea


Andrea

mercoledì 15 luglio 2009

è tempo delle scelte (2)

e cos'altro potrebbe farmi restare ? la consuetudine . Capiamoci, niente di importante e/o sfavillante e/o avventuroso, tutto sommato conduco una vita abbastanza piatta (nel senso di abitudinaria) Che a volte qualcuno mi dice (e magari lo pensano anche !) cose del tipo "ma che bel lavoro, ma che bella macchina, ma quanti amici, ma quanto esci, ecc ecc " ma è solo perchè mi conosce poco. La realtà è ben diversa: sono, faccio e penso quello che ero è continuo a essere, facevo e ho continuato a fare, pensavo e continuo a pensare. Certo che ci sono stati dei cambiamenti , e ci mancherebbe altro; ma niente di veramente innovativo, niente di sconvolgente, niente di rivoluzionario. Ho cambiato (non in questo ordine) case, lavori e fidanzate, ma tutto faceva parte di un 'piano' ... più o meno (a dire il vero, non sempre ci sono riuscito, specialmente con le donne hahaha !)

Forse è questa la verità: la scelta di "mollare e andare" rappresenta il (vero) cambiamento che non ho mai fatto, di cui (forse) sento il bisogno più che mai. Di certo è sempre stato normale per me sentirmi in "trappola" a ogni mio ritorno dalle ferie, ho sempre avuto questa sensazione ... ma mai forte come quando torno da Londra . A volte, quando mi chiedo il perchè, mi viene il sospetto di non avere abbastanza tempo utile per prendere questa decisione: alla fine ho 40 anni, non sono noccioline ! però (posso dirlo, ne sono quasi certo) temo anche di pensare a questa opportunità come a una 'via di fuga' . E' così ? ma non mi piace scappare, non posso farlo e non voglio farlo.

Andrea
PS: e pensare che volevo fare un post sulla mia riunione di oggi in teleconferenza hahaha

domenica 12 luglio 2009

vita sociale

cribbio, questa settimana non ho scritto niente nel blog ! certo, non è la prima volta che capita, ma di solito succede perchè sono pigro o non so cosa scrivere. Questa settimana invece, cosa più unica che rara per me, sono uscito quasi tutte le sere. Dovrebbe essere una cosa naturale: francamente, che ci sto a fare a casa la sera dato che vivo da solo ? però poi la pigrizia e anche un po' di noia hanno il sopravvento. Non è stata una mia iniziativa, direi che questa volta invece, gli eventi mi hanno coinvolto e tra pub e pizzeria , pizzeria e pub, la settimana è volata ! e non è uno scherzo, dato che le serate non bastavano a coprire tutto, ho dovuto spostare un paio di appuntamenti la prossima settimana (precisamente martedi e mercoledi sera)

Ne ho saltato solo uno, quello per oggi. Andare al mare di domenica ? Per anni e anni era quasi una routine, e ci si svegliava presto la domenica mattina per evitare la coda ... e quando dico presto intendo le 6 del mattino ! così eravamo in strada alle 6:30 e alle 7:30 eravamo già in spiaggia a prendere il sole :-) era quasi un divertimento vedere tutti gli altri arrivare dopo due o tre ore di coda sotto il sole.

Ma adesso riuscire a svegliarsi alle 6 per andare al mare è dura, molto dura. Ci siamo accordati in settimana, ma fortunatamente ieri sera ho avuto l'illuminazione e ho declinato l'offerta ! certo, non ho niente da fare oggi, ma che importa ? me ne resto a casa e (forse) pulisco le finestre: magari non tutte, inizio dalle più sporche e mi tengo le altre per la prossima domenica !

buona domenica a tutti

Andrea

lunedì 6 luglio 2009

niente post

mi sono loggato, ma ho risposto al commento di Andima, e direi che può bastare ! Che poi il mio blog si abitua troppo bene se inizio a postare con regolarità !
Approfitto per andare a vedere un po' di 'parole chiave': la new-entry (degna di nota) è

"laurearsi a 45 anni"

io non sono laureato, e (importante) NON ho 45 anni ... cosa cercano nel mio blog ??
:-)

Andrea

domenica 5 luglio 2009

è tempo delle scelte

un paio di commenti ricevuti hanno suggerito alcune riflessioni, se si possono chiamare riflessioni.

C'è una grande verità per quanto riguarda me e la mia idea di Londra: cercare le motivazioni che mi spingono a partire o a rimanere ... in realtà mi spaventa un po'. E questo succede perchè tra le motivazioni che mi spingono a rimanere, qual è la più forte ? il lavoro. Non i sentimenti, ho finito la mia ultima relazione 2 anni fa e non ce ne sono all'orizzonte (e non le sto cercando nemmeno); non la casa ... francamente ho preso l'appartamento più grande che ho potuto permettermi, ma proprio no la sento come 'casa', o almeno non mi da la stessa sensazione di quando torno a casa dei miei dove ho vissuto per 35 anni , specialmente quando entro nella mia ex-camera che il mio
(caro) fratellino ha trasformato a suo piacimento ... non ne parliamo grrrr :-) Non le amicizie (purtroppo): ho mantenuto qualche amicizia di quelle 'originali' ma sono poche e comunque ci vediamo ogni tanto. Ho delle nuove amicizie, ma non sono niente di che ... sempre legate a qualcosa di particolare (lavoro, sport) ... nessuna mi entusiasma, non ne sento la mancanza quando finiscono, e non mi mancheranno quando (e se) sarò lontano.

E cosa resta ? il lavoro, appunto. L'unica cosa che mi tiene qui, di cui mi importa veramente, è il lavoro. Attenzione: io non sono ricco di famiglia, e le mie cose (casa, macchina, vestiti, ferie, ecc ecc) arrivano tutte dal mio stipendio, e niente altro. Si tratta di ripartire da zero ? no, certo che no: però ripartire da un po' più in basso si, questo è certo ... Verrebbe da dire "Andrea, sei in trappola"

ci ritorno presto su questo argomento,

buona domenica

Andrea