domenica 25 settembre 2011

in rete

capita di legarsi alle abitudini, alla routine. Una delle mie è il web: magari stare 'in rete' tutta la sera (quando non esco) oppure solo 5 minuti prima di uscire, o appena tornato a casa subito prima di andare a dormire, e cose di questo tipo. Sarà perchè non ho la TV, e a volte c'è il rischio di sostituire la televisione con un altro 'apparecchio domestico', ma ho fatto mia questa consuetudine. Certo, ci si può collegare anche dal lavoro, ma non è la stessa cosa ... e non la sostituisce.

E all'improvviso si rompe il router. Giusto alla fine della garanzia (of course) e comunque sia non è un oggetto costoso, non mi preoccupo. Mi sembra di aver fatto tutto in fretta: qualche giorno per seguire le istruzioni del manuale, qualche altro giorno per cercare info sul web: niente di niente. Il router è proprio andato, segnala un errore nella fase di boot e non c'è verso di resettare - riconfigurare - etc etc. qualche altro giorno per cercare un nuovo router (marca, modello, prezzo) ed eccomi qui. Sembra siano passati pochi giorni, in realtà sono 3 settimane !

Come si sta 'staccati' dalla rete ? oddio ... si può sopravvivere, senza nemmeno troppi fastidi. Però ci sono delle occasioni in cui è diventato 'indispensabile' un collegamento alla rete; nel mio caso, pure per un week-end a Lignano la rete diventa una fonte di informazioni (dove parcheggiare, qual è la srada migliore, ecc ecc) , personi un giorno a Bibione diventa un po' più un avventura senza aver cercato prima quelle info 'in più' . Certo, magari non mi serviranno ... ma ammetto che la fase di ricerca e di pianificazione 'preventiva' è quasi un obbligo per me, una consuetudine, o (appunto) una routine.

Non parliamo nemmeno dei viaggi un po' più lontani: il prossimo venerdi parto per Belgrado, guai a me se non avessi (di nuovo) l'accesso alla rete, mi sembrerebbe di andare a un appuntamento al buio.

bentornato a me stesso, e buona domenica a voi

Andrea

giovedì 1 settembre 2011

pazienza

il fatto è che io non sono 'uno stronzo' oppure 'uno che se la tira' o peggio 'uno snob'; il fatto è che ho finito la pazienza ... non ne ho più.
Si nota (io lo noto) sempre più spesso quando in una qualsiasi circostanza mi tocca sentire qualcosa di chiaramente ... non dico sbagliato, non dico offensivo : inutile. Ecco la parola giusta, inutile. Perchè devo stare ad ascoltare certe dichiarazioni ? se qualcuno si sente in dovere (e per molti è veramente così) di dire per forza qualsiasi cosa pur di non far passare 3 minuti senza blaterare e dare un segno della loro esistenze altrimenti vana e destinata al completo oblio, perchè devono anche solo arrivare alle mie orecchie ? Perchè devo prendermi la briga di rispondere ? per quale motivo dovrei far notare come l'argomento non sia esattamente quello, o di come la soluzione proposta non sia per niente appropriata ? io sono arrivato anche oltre: oramai non li degno nemmeno di una risposta, e quando si arriva alla soluzione (io arrivo alla soluzione) io dedicherò 0 (zero) secondi alla spiegazione.

E' da snob ? e chi l'ha detto che la pazienza è infinita ?

buona serata

Andrea